L’indagine, già scossa dalle rivelazioni di Monsummano Terme, si estende ora in un orizzonte di inquietudine crescente, alimentata dalle recenti perquisizioni presso l’abitazione di Vasile Frumuzache. I risultati emersi, descritti come “elementi significativi” dagli inquirenti della Procura di Prato, suggeriscono la concreta possibilità che le due vittime, Ana Maria Andrei e Denisa Maria Adas, non rappresentino l’intera tragica realtà del caso.L’atmosfera è densa di sospetto e di una profonda preoccupazione. Gli investigatori, consci della delicatezza del momento e della necessità di non disperdere risorse, stanno vagliando meticolosamente ogni indizio rinvenuto, focalizzandosi su pattern comportamentali, collegamenti geografici e relazioni sociali che potrebbero indicare la presenza di altre donne vulnerabili cadute preda dello stesso schema predatorio.La dinamica che emerge, pur ancora in fase di ricostruzione, sembra delineare un quadro di sfruttamento e manipolazione particolarmente insidioso. Non si tratta semplicemente di un crimine passionale o di una rapina finita male, ma di un sistema complesso, basato sulla costruzione di relazioni di dipendenza e sull’abilità di approfittare di fragilità individuali e di situazioni di precarietà.L’attenzione si concentra ora sulla ricostruzione delle ultime settimane di vita delle due vittime, analizzando comunicazioni, movimenti e contatti. La speranza è di individuare elementi che possano rivelare l’esistenza di altre donne che abbiano condiviso con loro una storia simile, o che siano attualmente in pericolo.Il lavoro degli inquirenti è reso particolarmente arduo dalla natura transnazionale del caso, con implicazioni che si estendono oltre i confini nazionali e coinvolgono potenzialmente una rete di relazioni complesse. Si stanno collaborando con le autorità rumene per raccogliere informazioni e individuare possibili collegamenti, ampliando il raggio di indagine e intensificando le attività di screening.La Procura di Prato ha lanciato un appello alla collaborazione dei cittadini, invitando chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti, garantendo la massima riservatezza. La consapevolezza che altre vittime potrebbero ancora essere nascoste alimenta un senso di urgenza e rafforza l’impegno delle forze dell’ordine nel perseguire la verità e assicurare alla giustizia il responsabile di queste terribili tragedie. Il caso Frumuzache si configura, quindi, non solo come un’indagine per omicidio, ma come un’emergenza sociale che richiede una risposta coordinata e un impegno costante per tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione.