Il diritto di voto, pilastro fondamentale di ogni democrazia, ha recentemente trovato un’espressione tangibile e significativa nell’isola di Giannutri, la perla più piccola dell’Arcipelago Toscano. La partecipazione al referendum nazionale si è rivelata un atto di civica responsabilità particolarmente complesso per i suoi abitanti, a causa della loro isolata posizione geografica e della scarsità di collegamenti regolari con l’isola del Giglio, sede del seggio elettorale designato.La situazione si è presentata come una sfida amministrativa delicata, a seguito del rifiuto del Ministero dell’Interno di finanziare una navetta straordinaria per consentire ai cittadini giannutresi di raggiungere il Giglio e esercitare il loro diritto di voto. Un diniego che, a suo tempo, aveva suscitato l’attenzione della senatrice Ylenia Zambito, la quale aveva espresso forte preoccupazione per un’eventuale limitazione del diritto di voto, definendola una “punizione” per chi vive in zone decentrate e a rischio isolamento.In un gesto di encomiabile responsabilità civica e amministrativa, il Comune del Giglio, comprendendo l’importanza di garantire la piena partecipazione democratica, ha deciso di intervenire direttamente, organizzando e finanziando un traghetto speciale. L’impegno economico, stimato in circa 1.200 euro (IVA inclusa), rappresenta un costo non trascurabile per l’amministrazione, ma si è dimostrato un investimento imprescindibile per preservare i principi democratici.Nonostante le difficoltà logistiche e i costi associati, l’iniziativa ha permesso a due elettori giannutresi, su un totale di circa quindici aventi diritto, di raggiungere il Giglio e partecipare al voto. Un numero modesto, certo, ma significativo per un’isola con una popolazione così ridotta e un collegamento regolare con il Giglio limitato a un solo viaggio settimanale il giovedì.L’episodio evidenzia una problematica più ampia: la difficoltà di garantire la continuità territoriale per le isole minori, dove la distanza geografica e la scarsità di infrastrutture possono rappresentare un ostacolo significativo all’esercizio dei diritti civili e alla piena partecipazione alla vita democratica. La vicenda, inoltre, sottolinea l’importanza di un intervento proattivo da parte delle amministrazioni locali, capaci di superare le difficoltà burocratiche e di trovare soluzioni concrete per assicurare che ogni cittadino, indipendentemente dalla sua posizione geografica, possa sentire di essere parte integrante della comunità nazionale e di poter contribuire attivamente alla costruzione del futuro del Paese. L’impegno del Comune del Giglio, in questa occasione, costituisce un esempio virtuoso e un monito per le istituzioni, affinché si adoperino costantemente per abbattere le barriere che ancora impediscono a troppe persone di sentirsi pienamente partecipi della vita democratica.
Giannutri vota: un atto di civica responsabilità tra mille difficoltà.
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