Incendi dolosi a Prato: tre veicoli distrutti, indagini in corso.

Nella mattinata odierna, Prato è stata teatro di una serie di incendi dolosi che hanno coinvolto tre veicoli, due furgoni e un’autovettura, scatenando un’indagine serrata da parte delle autorità.
L’accaduto, che ha gettato un’ombra di inquietudine sulla comunità cinese residente in città, è stato immediatamente qualificato dalla Procura come atto doloso, sulla base dei primi riscontri raccolti dai Vigili del Fuoco.

Gli eventi, ravvicinati nel tempo e nella localizzazione geografica, hanno preso avvio intorno alle sei del mattino in via Cantini.
Un furgone Fiat Doblò, di proprietà di una donna orientale di 57 anni, già nota alle forze dell’ordine per precedenti episodi, è stato la prima vittima.
Le fiamme, in maniera apparentemente inarrestabile, hanno rapidamente esteso il loro impatto a un’auto BMW X3 parcheggiata nelle immediate vicinanze, di proprietà di un uomo cinese di 49 anni, altrimenti incensurato.

Meno di quindici minuti dopo, la situazione si è aggravata con il secondo incendio, verificatosi in via Pasquinelli, una strada adiacente a via Cantini.

A prendere fuoco, in questo caso, è stato un altro furgone Fiat Doblò, appartenente a un uomo di 54 anni, imprenditore nel settore del pronto moda e anch’egli privo di precedenti penali.
L’esame dei luoghi interessati dalle fiamme ha rivelato elementi circostanziali che rafforzano l’ipotesi di un atto doloso premeditato.
In particolare, sul posto è stata ritrovata una bottiglia di alcool parzialmente consumata, con ogni probabilità utilizzata per accelerare la propagazione delle fiamme.
Questa scoperta, unita alla rapidità e alla simultaneità degli eventi, suggerisce una pianificazione accurata e una certa familiarità con le dinamiche di innesco degli incendi.
Parallelamente alle indagini tecniche, la vittima del secondo incendio ha segnalato una perdita di denaro all’interno della propria attività commerciale, quantificata in 1400 euro.
Sebbene al momento non vi siano elementi che colleghino direttamente questo ammanco agli incendi, la Procura sta valutando ogni possibile connessione, ampliando il campo dell’indagine per escludere una possibile matrice di natura estorsiva o di vendetta.

Le indagini, affidate ai Carabinieri di Prato, si concentrano ora sull’identificazione dei responsabili e sulla ricostruzione del movente.

L’ipotesi di un atto di intimidazione nei confronti della comunità cinese, o di una vendetta personale mirata a specifici individui, è al vaglio degli inquirenti, che stanno vagliando la documentazione relativa ai precedenti della donna nota alle forze dell’ordine e analizzando i rapporti interpersonali delle vittime.
L’attenzione è rivolta anche alla possibile esistenza di dinamiche concorrenziali nel settore del pronto moda, che potrebbero aver innescato l’azione criminale.

Il clima di tensione nella comunità locale è palpabile e le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza e il ripristino della serenità.

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