Un incendio di vaste proporzioni ha colpito il campeggio Santapomata a Castiglione della Pescaia, innescando una complessa emergenza che ha coinvolto centinaia di persone e un ecosistema fragile.
Circa un ettaro e mezzo di preziose pinete è andato distrutto, mentre le fiamme hanno danneggiato infrastrutture vitali, tra cui un impianto di dissalazione, sistemi tecnici essenziali e un blocco di servizi destinati agli ospiti.
La devastazione ha investito anche circa ventina di piazzole abitative, con tende e roulotte gravemente compromesse.
L’evento ha immediatamente comportato l’evacuazione dei 600 ospiti presenti, un’operazione resa possibile dalla prontezza dei soccorritori e dalla collaborazione della comunità locale.
Dopo un periodo di attesa e di verifica della sicurezza, i campeggiatori sono stati temporaneamente ricollocati, evitando il ricorso a strutture di emergenza come il palazzetto dello sport, dimostrando un’organizzazione efficiente.
L’ipotesi più accreditata per l’origine dell’incendio sembra essere un guasto tecnico all’impianto di dissalazione, anche se le indagini dei Vigili del Fuoco sono tuttora in corso per determinare con certezza le cause.
Il vento di maestrale ha contribuito alla rapida propagazione delle fiamme, spingendo materiale infuocato anche al di là del perimetro del campeggio, dove ha incendiato ulteriori 500 metri quadrati di vegetazione.
La sindaca Elena Nappi ha elogiato l’efficacia del coordinamento tra i vari attori coinvolti, sottolineando l’intervento tempestivo della squadra Vab e il supporto cruciale degli elicotteri di Regione e Vigili del Fuoco.
Nonostante l’immediato malfunzionamento dell’impianto antincendio del campeggio, la capacità di mobilitare risorse esterne ha permesso di contenere i danni e proteggere le aree circostanti, compreso il Roccamare Resort, la cui sicurezza è stata confermata dal Gruppo Carattere Toscano Hotels e Resorts.
L’episodio solleva questioni importanti sulla gestione del rischio incendi in aree turistiche densamente popolate e sull’importanza di protocolli di sicurezza rigorosi, soprattutto in contesti caratterizzati dalla presenza di infrastrutture complesse come impianti di dissalazione.
La rapida bonifica della zona colpita e le rassicurazioni fornite ai turisti mirano a garantire la continuità delle attività ricettive e a preservare l’immagine della località, ma l’evento lascia un segno profondo, richiamando l’attenzione sulla vulnerabilità degli ecosistemi costieri e sulla necessità di investimenti in prevenzione e resilienza.
Il sequestro dell’area di origine dell’incendio testimonia l’impegno delle autorità a fare luce sull’accaduto e a prevenire il ripetersi di simili tragedie.