Un’emergenza ambientale di rilevanza regionale si è verificata nel territorio del comune di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, con un incendio divampato all’interno del polo di Scapigliato, un complesso impiantistico dedicato alla gestione dei rifiuti. La gravità dell’evento ha indotto l’amministrazione comunale a disporre, in via precauzionale, un’ordinanza che impone la chiusura ermetica di tutte le finestre e il divieto di permanenza all’aperto per la popolazione residente all’interno di un raggio di 5 chilometri dall’epicentro dell’incendio. La misura, volta a mitigare potenziali rischi per la salute pubblica derivanti dall’esalazione di fumi tossici, è stata comunicata tempestivamente alla cittadinanza attraverso i canali social del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha fornito aggiornamenti sullo stato dell’emergenza.La visibilità del rogo, che si estende ben oltre il perimetro immediato dell’impianto, testimonia l’intensità dell’evento e la sua potenziale impattabilità sul territorio circostante, raggiungendo visivamente anche comuni limitrofi. Le fiamme, alimentate presumibilmente da materiali organici presenti nella discarica, sprigionano un denso fumo nero che solleva preoccupazioni in merito alla qualità dell’aria e alla sua influenza sulla salute respiratoria dei residenti.Un complesso dispositivo di soccorso è stato immediatamente attivato, coinvolgendo numerose squadre dei Vigili del fuoco, coordinate a livello regionale per affrontare l’emergenza e contenere la propagazione dell’incendio. Parallelamente, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAT) è impegnata in attività di monitoraggio continuo della qualità dell’aria, al fine di determinare la composizione dei fumi emessi e valutare l’eventuale necessità di ulteriori misure di protezione per la popolazione.L’evento solleva interrogativi cruciali in merito alla sicurezza degli impianti di gestione dei rifiuti, alla necessità di protocolli di prevenzione più stringenti e alla capacità di risposta delle istituzioni di fronte a situazioni di emergenza ambientale. La vicenda evidenzia la vulnerabilità del territorio nei confronti di rischi derivanti da attività industriali e la cruciale importanza di una gestione responsabile e sostenibile delle risorse. L’accaduto amplifica la necessità di un dibattito pubblico aperto e trasparente sulle politiche ambientali, coinvolgendo cittadini, istituzioni e operatori del settore, al fine di garantire la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente. La piena ricostruzione delle cause scatenanti l’incendio e l’implementazione di misure correttive rappresentano priorità assolute per evitare il ripetersi di simili emergenze.
Incendio a Rosignano: fumo tossico, ordinanza di chiusura.
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