Loris Rispoli è scomparso: voce e guida per i familiari del Moby Prince.

Loris Rispoli, voce instancabile e guida morale per i familiari delle vittime del Moby Prince, si è spento lasciando un vuoto incolmabile nel panorama della giustizia italiana.
Figura emblematica della lotta per la verità, Rispoli ha incarnato per decenni la resilienza e la determinazione di chi non si arrende mai di fronte all’ingiustizia.

La sua scomparsa segna un capitolo doloroso in una vicenda che, a distanza di trentatre anni dalla catastrofe del 10 aprile 1991, continua a generare interrogativi e a sollecitare una risposta definitiva.

Rispoli, per molti anni presidente del Comitato Moby Prince 140, poi evolutosi in Associazione 140, ha perso la sorella Liana nella tragica collisione tra il traghetto e la petroliera Agip Abruzzo.
Questa perdita personale, anziché spegnere il suo spirito combattivo, lo ha spinto a diventare il punto di riferimento per i parenti delle 140 vittime, trasformandolo in un instancabile promotore di una ricerca della verità che si è snodata tra processi, commissioni parlamentari e un’incessante battaglia contro l’oblio.

La sua leadership non si è limitata all’organizzazione e alla gestione dell’associazione, ma ha implicato una profonda attività di sensibilizzazione e di advocacy.
Rispoli ha saputo trasformare il dolore personale in una forza propulsiva per l’intera comunità dei familiari, creando un solido tessuto di supporto e di solidarietà.

L’hashtag “#iosono141”, da lui ideato, è diventato un potente simbolo di condivisione e di memoria, capace di aggregare persone e di amplificare la voce dei parenti delle vittime sui social media e nell’opinione pubblica.

La vicenda del Moby Prince, oltre alla perdita di vite umane, ha messo in luce una serie di problematiche legate alla sicurezza marittima, alla gestione delle emergenze e alla trasparenza delle indagini.
Rispoli, con la sua tenacia, ha contribuito a mantenere alta l’attenzione su queste questioni, denunciando le omissioni, le responsabilità non accertate e le lacune legislative che hanno ostacolato l’accesso alla giustizia.
La sua eredità non è solo quella di un combattente instancabile, ma anche di un testimone lucido e coraggioso, capace di interpretare il dolore e la rabbia di un’intera comunità.
La scomparsa di Loris Rispoli rappresenta una perdita significativa per l’associazione e per tutti coloro che aspirano alla giustizia e alla verità.

Il suo esempio rimarrà un monito e una guida per le future generazioni di attivisti e difensori dei diritti umani, ricordando che la memoria non può essere cancellata e che la ricerca della giustizia deve continuare senza sosta.
Il feretro sarà esposto e le esequie celebreranno la sua vita dedicata a una causa nobile e sentita.

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