Un’emergenza di vaste proporzioni ha colpito la costa maremmana, innescando una massiccia evacuazione dal campeggio Rocchette, in località Castiglione della Pescaia (Grosseto).
L’incendio, di origine ancora in via di accertamento ma inizialmente ipotizzata come conseguenza di un guasto tecnico a un impianto di dissalazione, si è rapidamente propagato, alimentato dalla siccità e dai forti venti.
La furia delle fiamme ha provocato violente esplosioni, dovute alla deflagrazione di bombole di gas presenti nel campeggio, e sta minacciando di inghiottire una pineta secolare, di inestimabile valore naturalistico e storico, un vero polmone verde per la zona.
L’intervento dei Vigili del fuoco è massiccio, supportato da un coordinamento aereo cruciale: ben tre elicotteri sono attualmente in volo, impegnati a spegnere le fiamme dall’alto.
A supporto, sono state mobilitate autobotte provenienti anche dall’Esercito, un chiaro segno della gravità della situazione.
La Prefettura ha disposto l’evacuazione preventiva di circa 600 persone, che si sono riversate nel palazzetto dello sport locale, riconvertito in un punto di raccolta d’emergenza.
Il Comune ha organizzato il trasporto dei profughi, con l’ausilio di Autolinee Toscane e scuolabus, per garantire una gestione efficiente e dignitosamente gestibile dell’afflusso.
La sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi, ha descritto la situazione come estremamente critica, sottolineando l’impegno congiunto di tutte le forze presenti sul campo.
A supporto delle persone evacuate, è stato allestito un secondo punto di accoglienza a Casa Mora, dove Conad ha gentilmente donato acqua e sali minerali, fondamentali per contrastare la disidratazione.
La preoccupazione principale riguarda la potenziale estensione dell’incendio verso le abitazioni e le altre strutture turistiche situate a ridosso della spiaggia, e il rischio che la pineta storica possa essere irrimediabilmente danneggiata.
Parallelamente, un altro incendio, sebbene di minore estensione, ha colpito la provincia di Grosseto, precisamente a Granai di Cinigiano, dove le fiamme hanno devastato una vasta area di terreno collinare a bosco.
In questo caso, l’intervento dei due elicotteri del sistema regionale, affiancati da squadre dell’Unione Comuni Amiata Sud e del volontariato Antincendi Boschivi, ha permesso di riportare la situazione sotto controllo, evitando che si propagasse ulteriormente.
L’episodio di Cinigiano, pur risolto con successo, evidenzia la vulnerabilità del territorio maremmano, esposto a un rischio crescente di incendi, esacerbato dalle condizioni climatiche estreme e dalla prolungata siccità che caratterizzano la regione.