Nel Maremma grossetana, l’attività di contrasto all’abusivismo edilizio si rivela un fronte cruciale per la salvaguardia del territorio, con un bilancio significativo di controlli effettuati dai Carabinieri Forestali nel corso del 2024.
I dati, che attestano 242 verifiche condotte da gennaio, evidenziano una realtà complessa, costellata di irregolarità e violazioni che minano la legalità e la sostenibilità ambientale.
Le sanzioni pecuniarie contestate, per un ammontare complessivo di 24.000 euro, rappresentano una risposta immediata, ma sono gli interventi di natura interdittiva, come il sequestro preventivo disposto a Capalbio, a configurare la gravità delle infrazioni commesse.
L’operazione che ha portato al sequestro di due immobili, estesi per oltre 100 metri quadrati ciascuno, in un’area sottoposta a vincoli ambientali, rappresenta un campanello d’allarme.
Le costruzioni, realizzate in totale assenza di permessi edilizi, non si limitano alla mera volumetria, ma includono opere di urbanizzazione non autorizzate: rampe di accesso in cemento armato, sistemi di recinzione e infrastrutture di supporto.
La determinazione del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) nel disporre il sequestro, misura cautelare volta a prevenire ulteriori danni e a garantire la restituzione della legalità, sottolinea la serietà delle violazioni e la loro potenziale incidenza sull’equilibrio del paesaggio.
L’attività di controllo, estesa a diversi comuni della provincia – Follonica, Gavorrano e Massa Marittima – ha messo in luce una diffusa pratica di trasformazione di strutture inizialmente destinate ad attività agricole o ricreative in abitazioni permanenti, in palese violazione delle normative urbanistiche.
Le verifiche, condotte in sinergia con i tecnici comunali, hanno rilevato la presenza di case mobili, annessi agricoli abusivi e serre irregolari, spesso localizzati in aree protette e sottoposte a vincoli paesaggistici.
Queste trasformazioni, apparentemente marginali, contribuiscono in modo significativo a creare contesti di degrado urbano, a compromettere la sicurezza della comunità e a danneggiare irreparabilmente il patrimonio naturale e culturale della Maremma.
La complessità del fenomeno dell’abusivismo edilizio richiede un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolga non solo le forze dell’ordine e le amministrazioni comunali, ma anche la cittadinanza, sensibilizzata all’importanza della legalità e del rispetto delle regole.
È necessario intensificare l’attività di prevenzione, attraverso un monitoraggio costante del territorio e una maggiore vigilanza sulle nuove costruzioni, nonché promuovere la riqualificazione delle aree degradate e il recupero degli immobili abusivi, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
La lotta all’abusivismo edilizio rappresenta una sfida cruciale per garantire uno sviluppo sostenibile e un futuro prospero per la provincia di Grosseto.







