Nel cuore della notte, tra il 12 e il 13 ottobre, una rottura imprevista di routine marittima ha trasformato una traversata ordinaria in un evento di emergenza umanitaria.
La nave Ro/Ro Leevsten, un cargo specializzato nel trasporto di veicoli e passeggeri in viaggio dalla costa tunisina verso Genova, ha dovuto modificare bruscamente la sua rotta, indirandosi verso il porto di Livorno a causa di una complessa situazione clinica a bordo.
La centrale operativa del 118 dell’Asl Toscana Nord Ovest, reattiva e attenta, ha immediatamente mobilitato risorse specialistiche.
Un’automedica, equipaggiata con tecnologie avanzate e personale altamente qualificato, e un’ambulanza della Svs Pubblica Assistenza sono state prontamente inviate sul posto, rispondendo a una richiesta di evacuazione medica dirigenziale.
La chiamata era urgente: una donna incinta, al termine della gravidanza, si trovava in travaglio attivo, a circa 36 settimane di gestazione, richiedendo un intervento medico immediato.
A bordo dell’automedica, l’infermiera Anna Lisi e la dottoressa Denise Damiano, professioniste esperte in situazioni di emergenza pre-ospedaliera, si sono preparate ad affrontare una sfida delicata.
La navigazione in mare aperto, le condizioni ambientali avverse e l’impossibilità di ricorrere alle risorse ospedaliere rendevano l’intervento particolarmente impegnativo.
Il parto, come dettagliato dalla Asl, si è rivelato un evento complesso.
La presentazione podalica della neonata, una variante nella posizione fetale che richiede una gestione esperta per evitare complicazioni, ha richiesto al personale del 118 di agire con competenza e rapidità.
Attraverso un approccio multidisciplinare, combinando conoscenze ostetriche, competenze infermieristiche e abilità mediche, il team del 118 è riuscito a gestire la situazione con successo.
Stabilizzate sia la madre che la bambina, entrambe giudicate in buone condizioni generali, è stato organizzato un supporto logistico aggiuntivo.
I vigili del fuoco, intervenuti per garantire un sbarco sicuro e agevole, hanno collaborato attivamente alle operazioni di discesa dalla nave.
Trasferite a terra, madre e figlia sono state condotte al reparto di ostetricia dell’ospedale di Livorno, dove hanno ricevuto le cure specialistiche del personale ospedaliero, garantendo un monitoraggio continuo e un supporto post-parto completo.
L’episodio sottolinea l’importanza della prontezza operativa, della formazione specialistica e della collaborazione tra diverse realtà sanitarie e di soccorso in situazioni di emergenza in ambito marittimo.