martedì 2 Settembre 2025
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Pisa, Piazza dei Miracoli: Ultrà e slogan fascisti, sconcerto internazionale.

Un corteo improvvisato, un’eco disturbante di un passato che non dovrebbe essere dimenticato, ha interrotto la quiete dei luoghi simbolo di Pisa sabato pomeriggio.

Prima del fischio d’inizio della partita di campionato Roma-Pisa, un gruppo di ultras giallorossi ha intrapreso una marcia insolita, trasformando la suggestiva cornice della Piazza dei Miracoli in un palcoscenico per manifestazioni di natura profondamente problematica.
L’evento, durato pochi minuti ma amplificato dalla sua risonanza iconica, ha visto i manifestanti innalzare cori e slogan in onore di Benito Mussolini, figura storica intrinsecamente legata a un regime totalitario e a politiche di oppressione.
La scelta del luogo, con la Torre pendente e i monumenti che incarnano la storia e la cultura italiana, ha accentuato il carattere provocatorio e irrispettoso dell’azione.
L’atmosfera si è fatta ancora più inquietante quando il gruppo ha rielaborato la celebre melodia “Faccetta nera”, un canto associato all’espansionismo coloniale e all’esaltazione di un’ideologia razzista, per esprimere il proprio sostegno alla squadra di calcio.

L’utilizzo di un brano con queste connotazioni, in un contesto di celebrazione sportiva, solleva interrogativi sulla comprensione della storia e sui limiti della tolleranza nei confronti di manifestazioni di estremo nazionalismo.
La scena, ripresa e diffusa ampiamente sui social media, ha documentato la reazione di sconcerto dei turisti presenti, molti dei quali hanno esteso i loro smartphone per immortalare l’evento, testimoniando involontariamente un episodio che offusca l’immagine di un paese che si definisce democratico e inclusivo.
Le immagini mostrano un gruppo di tifosi che marciano con determinazione, accompagnati dal suono dei loro cori, mentre le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, mantengono una vigilanza a distanza, cercando di contenere la situazione senza provocare scontri diretti con i tifosi pisani.

L’episodio non si limita ad essere una semplice bravata da parte di un gruppo di tifosi; esso rappresenta una manifestazione di ideologie problematiche che necessitano di un’analisi approfondita e di una condanna inequivocabile.

La scelta di un contesto turistico e iconico come la Piazza dei Miracoli rende l’atto ancora più grave, poiché espone un’immagine distorta dell’Italia a un pubblico internazionale.
L’evento riapre il dibattito sulla responsabilità delle istituzioni sportive e sociali nel contrastare la diffusione di idee che negano i principi fondamentali della Costituzione italiana e promuovono una visione distorta del passato.
La necessità di educazione civica, di memoria storica e di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di apologia di regimi totalitari si fa ancora più urgente.

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