Il Comune di Pisa ha delineato una strategia di valorizzazione del suo patrimonio immobiliare storico, che prevede il ricorso a operazioni di cessione per finanziare interventi di recupero e riqualificazione di edifici di pregio. Un esempio emblematico di questa politica è l’impiego dei 671.000 euro ricavati dalla vendita dell’ex asilo nido comunale di via Coccapani per il restauro della chiesa di San Zeno, anch’essa situata nel cuore del centro storico pisano.L’operazione, formalizzata attraverso una variazione di bilancio e inserita nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici, rappresenta una scelta mirata dell’amministrazione comunale, volta a ottimizzare le risorse disponibili e a perseguire obiettivi di interesse collettivo. L’aggiudicazione provvisoria dell’ex asilo nido ha permesso di accelerare il processo decisionale, consentendo al Comune di individuare una destinazione concreta per le risorse generate dalla vendita.Come sottolineato dall’assessore al patrimonio, Filippo Bedini, la decisione di cedere l’ex asilo Coccapani, sebbene possa suscitare rammarico, si configura come una scelta pragmatica e responsabile. Il bene, pur possedendo caratteristiche architettoniche di rilievo, non era più funzionale alle esigenze della comunità, né facilmente adattabile ad altre forme di servizio pubblico. La vendita, quindi, si trasforma in un investimento strategico, liberando risorse cruciali per il recupero di un altro edificio di notevole importanza storica e culturale come la chiesa di San Zeno.Questa visione riflette una gestione patrimoniale improntata al buon senso, che riconosce l’impossibilità di mantenere e valorizzare in maniera diretta l’intero patrimonio immobiliare comunale. La strategia consiste nell’identificare quali beni siano prioritari da conservare e valorizzare, e quali, purtroppo, debbano essere ceduti per generare risorse da reinvestire in altri progetti. Il termine “sacrificio”, utilizzato dall’assessore, evoca la consapevolezza del valore intrinseco dei beni ceduti, ma giustifica l’operazione come un mezzo necessario per garantire la sopravvivenza e il miglioramento di altri beni di interesse pubblico.L’intervento su San Zeno, che si prefigge di restituire alla comunità uno spazio di valore storico, artistico e potenziale sociale, è sintomatico di un approccio alla gestione del patrimonio che coniuga la tutela della memoria con l’innovazione nella gestione delle risorse, mirando a preservare l’identità pisana e a migliorarne la qualità della vita. La vendita dell’ex asilo, pertanto, non è un atto di rinuncia, ma un passaggio obbligato per garantire il futuro di un’eredità culturale di inestimabile valore.
Pisa: Vendita ex asilo finanzia il restauro di San Zeno.
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