A Prato, nel cuore del Macrolotto Zero, la Polizia Municipale ha interrotto una rete di assistenza sanitaria gestita in modo illecito, rivelando un caso emblematico di infiltrazioni non autorizzate nel tessuto sociale e sanitario. L’indagine, innescata da un’osservazione attenta del nucleo commerciale e amministrativo, ha portato alla scoperta di un ambulatorio improvvisato all’interno di un condominio in via Pistoiese, un luogo che si rivela essere un punto nero ricorrente per attività mediche clandestine.La vicenda si dipana attorno a una coppia di origine cinese, personaggi già noti alle autorità per precedenti accuse relative allo stesso reato. La scoperta è stata resa possibile dall’individuazione di un giovane, visibilmente sofferente, intento a lasciare l’abitazione con una busta contenente farmaci, alcuni dei quali etichettati con appunti in caratteri cinesi. L’interrogatorio del giovane ha svelato la presenza di un medico, presumibilmente responsabile delle indicazioni apposte sui medicinali, e ha avviato una perquisizione che ha portato alla luce l’attività abusiva.L’appartamento, trasformato in una sorta di clinica clandestina, presentava una “sala d’aspetto” improvvisata e una sala adibita alle visite. L’arredamento essenziale – un divano, una sedia e un tavolino – celava una fornitura di medicinali, parafarmaci e attrezzature mediche di base, tra cui stetoscopi, termometri, pinze, aghi cannula e soluzioni fisiologiche. La presenza di antibiotici e cortisonici, farmaci soggetti a prescrizione medica, aggrava la gravità della situazione, evidenziando la potenziale pericolosità per la salute pubblica derivante da un’assistenza non controllata e non qualificata.L’operazione ha colto di sorpresa i responsabili, che, a quanto pare, hanno tentato una goffa manovra per nascondere l’attività illecita. La scoperta di farmaci nascosti nel forno, nel frigorifero e in vari cassetti, tra i vestiti, suggerisce un tentativo disperato di occultamento. Questo dettaglio sottolinea il livello di premeditazione e l’organizzazione necessaria per mantenere in funzione un’attività di questo tipo, operando al di fuori di qualsiasi controllo legale e sanitario.La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla vulnerabilità del sistema di controllo, sulla necessità di rafforzare la vigilanza e sulla complessità di contrastare fenomeni di questo genere, soprattutto in aree caratterizzate da una forte densità abitativa e da una popolazione eterogenea. L’azione della Polizia Municipale non solo ha posto fine a un’attività illegale, ma ha anche messo in luce una problematica più ampia, richiedendo una riflessione più approfondita sulle strategie di prevenzione e di contrasto a tali intrusioni non autorizzate nel delicato settore dell’assistenza sanitaria, con particolare attenzione alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’integrità del sistema sanitario pubblico. Il medico abusivo è stato denunciato, mentre farmaci, dispositivi medici e attrezzature sono stati sequestrati, a testimonianza della gravità delle violazioni commesse.
Prato: Scoperta clinica clandestina, indagine sulla sanità abusiva
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