La Regione Toscana si appresta a introdurre un programma innovativo di sostegno al reddito e alla riqualificazione professionale, il “Reddito Regionale di Reinserimento Lavorativo” (RRRL), volto a fornire un trampolino di ripartenza per i lavoratori toscani che si trovano in una condizione di disoccupazione.
L’iniziativa, promossa dal Presidente della Regione, Eugenio Giani, e dall’Assessore al Lavoro, Alberto Lenzi, rappresenta un investimento strategico di circa 23 milioni di euro, allocati nell’ambito del bilancio regionale 2025-2027, e si pone come un esempio di welfare regionale proattivo e orientato ai risultati.
Il programma si rivolge a una platea stimata di circa 11.000 individui residenti in Toscana, che abbiano una pregressa esperienza lavorativa, un ISEE inferiore a 15.000 euro e che abbiano esaurito i benefici derivanti dai tradizionali sussidi di disoccupazione.
A ciascun beneficiario sarà corrisposto un assegno mensile di 500 euro per un periodo massimo di nove mesi.
Tuttavia, l’erogazione di questo sostegno economico non è incondizionata.
Il RRRL è strettamente legato all’impegno attivo del beneficiario nella ricerca di un nuovo impiego e alla partecipazione a percorsi di formazione professionale mirati.
Questo aspetto cruciale garantisce che l’intervento regionale non si configuri come un mero trasferimento di denaro, ma come un investimento nello sviluppo del capitale umano e nell’aumento dell’occupabilità dei beneficiari.
L’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego (ARTI) assumerà un ruolo centrale nella gestione operativa del programma, occupandosi di diffondere le informazioni, raccogliere le domande e procedere ai pagamenti.
Il RRRL è concepito per essere incompatibile con altre misure di sostegno al reddito a livello nazionale, come l’Assegno di Inclusione, al fine di evitare sovrapposizioni e garantire l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche.
L’implementazione del programma, previsto per la primavera del 2026, seguirà una fase sperimentale, con l’avvio delle procedure di selezione all’inizio dello stesso anno.
L’offerta formativa sarà calibrata sulle reali esigenze del mercato del lavoro, con un’attenzione particolare al settore turistico, un comparto chiave per l’economia toscana.
Il Presidente Giani ha sottolineato come questa iniziativa posizioni la Toscana come un punto di riferimento nell’innovazione delle politiche del lavoro a livello nazionale, promuovendo un modello di welfare che coniuga protezione sociale e sviluppo delle competenze.
Un sistema di monitoraggio periodico, con report trimestrali, consentirà di valutare l’impatto del programma e di apportare eventuali modifiche o aggiustamenti in corso d’opera, garantendo così la sua massima efficacia.
L’Assessore Lenzi ha evidenziato l’importanza di offrire ai lavoratori che perdono il lavoro una rete di sicurezza, accompagnata dalla possibilità di acquisire nuove competenze e migliorare la propria posizione nel mercato del lavoro, in linea con le migliori pratiche europee.






