La controversia che investe la comunità di Vicofaro, frazione di Pistoia, si è intensificata con un acceso confronto tra la Diocesi e don Massimo Biancalani, parroco della locale parrocchia. Al centro della disputa, l’imminente esecuzione di un’ordinanza comunale che prevede lo sgombero della struttura di accoglienza gestita dalla parrocchia, definita da don Biancalani come “un atto grave” e fonte di profonda preoccupazione.La vicenda, che ha radici profonde nella complessa gestione dei flussi migratori e nella ricerca di soluzioni abitative dignitose, è ora esacerbata da posizioni divergenti. Don Biancalani, con un comunicato-appello, ha invitato la cittadinanza a un presidio in difesa della struttura, considerata un rifugio essenziale per giovani migranti spesso emarginati e abbandonati da un sistema di accoglienza inadeguato. Il parroco sottolinea l’importanza di Vicofaro come luogo di speranza, una comunità che offre un’accoglienza gratuita e un sostegno concreto, in linea con i principi evangelici di carità e solidarietà. Definisce la struttura non come un “problema da eliminare”, ma come un “ospedale da campo” e un esempio di Chiesa attiva, impegnata a stare “dalla parte degli ultimi”, richiamandosi alle esortazioni di Papa Francesco.La risposta del vescovo Fausto Tardelli, emessa in forma congiunta con la Diocesi, segna una netta presa di distanza dalle affermazioni di don Biancalani. La Diocesi, supportata dalla Caritas Italiana e dalla Caritas di Firenze, dichiara che le condizioni igienico-sanitarie preesistenti nella struttura di Vicofaro rendono insostenibile un’accoglienza sicura e dignitosa. In linea con questo, sono state predisposte alternative abitative, e la maggior parte degli ospiti ha accettato volontariamente il trasferimento, garantendo loro un percorso di integrazione e promozione umana. Il comunicato vescovile condanna esplicitamente l’iniziativa di don Biancalani e ringrazia le forze dell’ordine per il loro ruolo nel garantire la sicurezza, ribadendo l’impegno della Diocesi a trovare soluzioni sostenibili e conformi alle normative vigenti.La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità collettiva nella gestione dei migranti, sul ruolo della Chiesa come istituzione sociale e sulla necessità di bilanciare l’urgenza dell’accoglienza con l’imperativo di garantire la sicurezza e la dignità di tutti. Il confronto tra don Biancalani e il vescovo Tardelli riflette le tensioni e le complessità che caratterizzano un tema così delicato e attuale, evidenziando la difficoltà di trovare un consenso su come affrontare la sfida dell’accoglienza in un contesto sociale e politico sempre più polarizzato.
Sgombero Parrocchia: Scontro a Vicofaro tra Chiesa e Comune
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