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domenica 26 Ottobre 2025

Tentativi di sabotaggio ai bancomat: allarme nella provincia fiorentina.

Nella provincia fiorentina, la notte è stata teatro di due audaci tentativi di sabotaggio a bancomat, falliti però nel loro intento principale: sottrarre ingenti somme di denaro.
Le due azioni, separate da un intervallo di appena un’ora, hanno colpito due istituti di credito distinti, il Monte dei Paschi di Siena a San Godenzo e il Banco Fiorentino Mugello Impruneta e Signa a Barberino del Mugello, sollevando interrogativi e rafforzando l’allarme nella comunità locale.
L’azione iniziale, consumatasi alle prime luci dell’alba, ha visto i malviventi concentrare i loro sforzi su uno sportello automatico del Monte Paschi.
Immediatamente allertati, i carabinieri della compagnia di Pontassieve si sono prontamente recati sul luogo, avviando le prime indagini e assicurando la messa in sicurezza dell’area.
Analogamente, a Barberino del Mugello, la rapida risposta delle forze dell’ordine ha impedito ai criminali di portare a termine il secondo tentativo.

Le indagini preliminari suggeriscono l’impiego di una tecnica sofisticata, denominata “marmotta”, che prevede l’utilizzo di esplosivo per forzare e divellere gli sportelli bancomat.
Questa metodologia, nota per la sua pericolosità e l’efficacia nel superare le difese fisiche degli sportelli, mira a eludere anche i sistemi di sicurezza più avanzati, come la nebulizzazione di inchiostro tracciante, progettati per identificare i malviventi.

La similitudine delle modalità operative e la vicinanza temporale degli eventi alimentano l’ipotesi che i due attacchi possano essere stati orchestrati dalla stessa organizzazione criminale, specializzata in furti di questo genere e operante in forma strutturata.
Un elemento di particolare rilevanza è la capacità di pianificazione e coordinamento dimostrata dai criminali, che hanno scelto con cura i bancomat da colpire, tenendo conto probabilmente della loro posizione, della presenza di sistemi di videosorveglianza e della risposta delle forze dell’ordine.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli istituti bancari e sull’efficacia delle misure di prevenzione attualmente in atto.

Si rende necessario un’analisi approfondita delle vulnerabilità esistenti e un potenziamento delle strategie di contrasto, coinvolgendo non solo le forze dell’ordine ma anche gli istituti di credito stessi, al fine di garantire la tutela del patrimonio pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Le indagini sono in corso e si concentrano ora sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle zone interessate, nella speranza di raccogliere elementi utili per identificare e arrestare i responsabili di questi atti criminali.

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