mercoledì 3 Settembre 2025
18.4 C
Firenze

Treno, riapre la linea Alta Toscana-Romagna: un passo avanti.

La rete ferroviaria dell’Alta Toscana e della Romagna si prepara a un ritorno alla normalità, segnando una tappa cruciale nel percorso di ricostruzione e ammodernamento post-alluvione.

A partire da lunedì 8 settembre, la circolazione ferroviaria sarà nuovamente operativa tra Firenze e Borgo S.
Lorenzo (via Vaglia) e tra Marradi e Faenza, riportando in esercizio una tratta vitalmente importante per la mobilità di un’intera area.
Un ulteriore passo avanti vedrà la ripresa del traffico anche tra Borgo S.

Lorenzo e Crespino sul Lamone a partire dal 15 settembre, un’accelerazione significativa rispetto alle tempistiche inizialmente previste.

Queste riaperture sono il risultato di un’operazione complessa e intensiva, avviata l’11 giugno scorso da Rfi, che ha interessato un tratto di infrastruttura strategico tra Borgo S.

Lorenzo e Faenza, estendendosi poi, dal 2 agosto, anche alla tratta Firenze Campo Marte – Borgo S.

Lorenzo.

L’intervento, che ha richiesto un investimento complessivo di 140 milioni di euro finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), non si è limitato alla semplice riparazione dei danni causati dall’alluvione di marzo, ma ha compreso un’opera di potenziamento infrastrutturale di ampio respiro.
L’elemento distintivo di questo progetto è l’implementazione dell’European Train Control System (ERTMS), un sistema di supervisione e controllo del distanziamento ferroviario di ultima generazione.

L’ERTMS introduce una nuova era nella gestione del traffico ferroviario, aumentando significativamente l’affidabilità dell’infrastruttura e offrendo una maggiore flessibilità operativa.

I vantaggi si traducono in una potenziale incremento delle velocità di esercizio e una gestione più efficiente dei passaggi a livello, migliorando l’esperienza complessiva del servizio per i viaggiatori.

Parallelamente all’installazione del sofisticato sistema ERTMS, le squadre di Rfi hanno affrontato un impegnativo lavoro di ripristino dei rilevati ferroviari e degli imbocchi delle gallerie, rimuovendo l’enorme quantità di detriti accumulati a seguito dell’alluvione.

Per realizzare questi interventi, un team di circa 25 persone ha lavorato quotidianamente, affiancato da tecnici specializzati nel ripristino delle strutture.
L’investimento dedicato a queste attività di pulizia e ripristino è stato di 5 milioni di euro.
Nonostante le riaperture parziali, i lavori di ripristino completo della tratta Crespino sul Lamone – Marradi proseguono, con una previsione di completamento entro il primo trimestre del 2026.
Questo lasso di tempo è necessario per affrontare le sfide complesse poste dalla natura del terreno e dalla necessità di garantire la massima sicurezza e durabilità dell’infrastruttura.

L’impegno di Rfi è quello di minimizzare l’impatto di questi lavori sulla mobilità, garantendo al contempo la realizzazione di una linea ferroviaria moderna, efficiente e resiliente, in grado di rispondere alle esigenze di un territorio in continua evoluzione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -