Un’operazione concausa di ingegneria e vigilanza ha disvelato un sofisticato sistema di frode negli esami di guida della Motorizzazione civile in Toscana, smascherando un modus operandi che metteva a repentaglio l’integrità del processo di certificazione della capacità di guidare.
L’indagine, protrattasi nel tempo e sviluppatasi grazie alla stretta collaborazione tra la Polizia Stradale e tecnici della Motorizzazione di Firenze, ha portato all’identificazione e alla denuncia di sei cittadini stranieri coinvolti in una rete di irregolarità.
La sospetto era nato da un’analisi approfondita delle dinamiche degli esami teorici, dove si notavano anomalie che suggerivano un’alterazione del regolare svolgimento delle prove.
Gli investigatori, insospettiti da comportamenti atipici dei candidati, hanno deciso di implementare un’azione di osservazione discreta, infiltrandosi tra i partecipanti agli esami.
L’obiettivo era verificare se le performance dei candidati fossero il risultato di una preparazione adeguata o se fossero influenzate da fattori esterni non consentiti.
L’indagine ha rivelato un sistema di comunicazione clandestina estremamente ingegnoso.
I candidati, apparentemente concentrati sullo schermo che mostrava le domande, nascondevano sotto gli indumenti una microtelecamera miniaturizzata, abilmente mimetizzata a bottone e fissata con nastro adesivo.
Questa telecamera, inquadrando il monitor, trasmetteva le domande a un complice esterno, che, a sua volta, forniva le risposte tramite micro auricolari indossati dai candidati.
La semplicità tecnologica del sistema, pur nella sua efficacia, non ha potuto resistere alla scrupolosità dell’indagine.
La scoperta ha sollevato interrogativi cruciali sull’affidabilità del sistema di certificazione della guida e sul rischio di infiltrazioni esterne nei processi amministrativi.
L’operazione, oltre a smascherare i singoli responsabili, ha evidenziato la necessità di rivedere e potenziare le misure di sicurezza e di controllo durante gli esami.
La perquisizione dei candidati irregolari ha permesso il sequestro di tutta l’attrezzatura utilizzata per la frode, inclusi i micro auricolari, i ricetrasmittenti e le microcamere.
Le autorità competenti hanno annunciato l’intenzione di replicare l’operazione in altre sedi e durante le prossime sessioni di esami, al fine di prevenire ulteriori tentativi di frode e di garantire l’equità e la trasparenza del processo di certificazione della guida.
L’episodio sottolinea l’importanza di un approccio proattivo e collaborativo per contrastare le irregolarità e tutelare la sicurezza stradale.








