Il cuore pulsante del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, a Pistoia, si espande con l’apertura di una nuova, significativa sezione dedicata alla fotografia. Questa evoluzione museale è resa possibile grazie a una donazione di eccezionale valore al Comune, proprietario della struttura: l’archivio storico di Mario Carnicelli, un tesoro composto da oltre cinquanta mila negativi e più di mille stampe. L’inaugurazione, celebrata in presenza di autorità locali e di un pubblico numeroso, segna un punto di svolta per l’istituzione.Mario Carnicelli, nato ad Atri nel 1937 e profondamente radicato nel tessuto sociale pistoiese, incarna la figura dell’intellettuale nomade, testimone e interprete del suo tempo. La sua carriera, inizialmente come fotogiornalista freelance e poi come inviato speciale, lo ha portato a collaborare con prestigiose testate italiane e internazionali, consolidando la sua presenza in mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti. Il prestigioso Prix Viviane Esders, ricevuto nel 2022, riconosce l’eccellenza del suo contributo artistico.L’opera di Carnicelli si distingue per un approccio fotografico profondamente umano, che scava nell’essenza dei soggetti ritratti. I volti che cattura non sono semplici immagini, ma finestre aperte su storie individuali, analizzate con onestà intellettuale, sincerità emotiva e un’indagine spontanea che rivela la complessità dell’animo umano. La sua fotografia trascende la mera documentazione, elevandosi a strumento di interpretazione sociale e culturale, un vero e proprio diario visivo di un’epoca.L’archivio Carnicelli, ben più di una collezione di immagini, costituisce una vera e propria fonte di conoscenza. Oltre al vastissimo corpus fotografico, comprende libri, riviste, documenti e materiale di ricerca, offrendo un panorama completo del lavoro e del pensiero dell’artista. Questa ricchezza lo rende uno strumento prezioso per ricercatori, storici dell’arte, giovani artisti e studenti, invitandoli a un dialogo critico e stimolante sulle dinamiche della cultura visiva e le trasformazioni sociali. L’archivio non è solo un deposito di memorie, ma un catalizzatore per nuove riflessioni e interpretazioni.In concomitanza con l’apertura dell’archivio, una mostra di selezione offre al pubblico un assaggio della varietà e della profondità del lavoro di Carnicelli, presentando immagini iconiche realizzate in Italia e negli Stati Uniti, testimonianze di un percorso artistico ricco di esperienze e di significati. L’iniziativa mira a sensibilizzare le nuove generazioni al linguaggio fotografico, incoraggiando la sperimentazione e l’innovazione in questo potente mezzo espressivo.
Archivio Carnicelli: un tesoro fotografico per il Museo di Pistoia.
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