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mercoledì 5 Novembre 2025

Arezzo, i portali della Cattedrale risplendono dopo il restauro

La Cattedrale di Arezzo risplende di una nuova luce, grazie al completamento di un complesso restauro dei suoi tre maestosi portali d’ingresso.
Più che una semplice opera di manutenzione, questo intervento si configura come un atto di profonda riscoperta e valorizzazione di un patrimonio artistico e spirituale di inestimabile valore.
Questi portali, espressione di un eclettismo stilistico che fonde elementi neogotici con la grazia sinuosa del Liberty, costituiscono un esempio emblematico dell’ebanisteria sacra aretina, testimonianza di un’epoca in cui l’artigianato e la fede si intrecciavano in creazioni di raffinata bellezza.

L’intervento, orchestrato dall’azienda Antica Maniera di Marco Santi sotto la scrupolosa supervisione della Soprintendenza e con la direzione di Michel Scipioni, responsabile dell’Ufficio beni culturali della diocesi, e reso possibile grazie al generoso sostegno di Graziella Braccialini e della Fondazione Graziella, ha perseguito un obiettivo ambizioso: non solo ripristinare la piena funzionalità dei portali, ma anche restituire alla collettività la loro originaria magnificenza.
Il processo di restauro ha comportato una pulitura meticolosa delle superfici, una revisione e sostituzione delle stuccature degenerate, l’applicazione di patine protettive per preservare il legno nel tempo e un controllo accurato dei delicati meccanismi in ferro che ne regolano l’apertura e la chiusura.

Le aree più compromesse, segnate dal tempo e dagli agenti atmosferici, sono state integrate con elementi in legno di castagno, rigorosamente della stessa essenza, per garantire coerenza cromatica e strutturale, preservando l’integrità dell’opera nel suo insieme.

La paziente opera dei restauratori ha rivelato la ricchezza decorativa dei portali, con le sue formelle geometriche, espressione di un linguaggio simbolico complesso e affascinante, e i rilievi che narrano la figura di San Donato, patrono della città, e del beato Gregorio X, figure chiave nella storia religiosa aretina.

Questo intervento, concepito come un gesto simbolico nell’anno del Giubileo, sottolinea l’apertura e l’accoglienza che la Chiesa desidera offrire alla comunità.
Il vescovo Andrea Migliavacca ha espresso la sua profonda gratitudine, evidenziando come il restauro dei portali rappresenti un segno tangibile della vitalità della fede e un invito al cammino spirituale.

L’impegno nella conservazione del patrimonio artistico non si ferma qui: i lavori proseguiranno con il restauro degli accessi laterali più piccoli e, successivamente, con il recupero dei portali del Vescovado, con conclusione prevista entro la festività natalizia del 2025.
L’imminente restauro della facciata della Pieve di Santa Maria, annunciato per il 5 dicembre, testimonia un’ulteriore dedizione alla salvaguardia e alla promozione del ricco patrimonio culturale aretino.

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