lunedì 28 Luglio 2025
28.5 C
Rome

Benvegnù a Fiesole: un omaggio musicale tra fragilità e memoria.

Un’eco musicale per Paolo Benvegnù risuonerà nell’antico Teatro Romano di Fiesole il 4 agosto, in un concerto intitolato “Piccole fragilissime note”, un omaggio intimo e commovente al cantautore scomparso.

L’evento, inserito nel cartellone dell’Estate Fiesolana, vedrà protagonista l’Orchestra Multietnica di Arezzo, sotto la direzione magistrale di Enrico Fink, affiancata dall’eccezionale partecipazione di Neri Marcorè.
“Piccole fragilissime note” si configura non come una semplice commemorazione, ma come una rilettura orchestrale del percorso artistico di Benvegnù, prendendo spunto da “Piccoli fragilissimi film”, l’album ripubblicato quest’anno per il ventennale, un’opera che ha definito un capitolo cruciale nella sua carriera.

L’album, nato come riflessione sulla precarietà, la memoria e l’importanza delle piccole storie, si presta ad essere amplificato e ricamato dall’Orchestra Multietnica, collettivo musicale capace di fondere influenze globali e radici locali.
Il sodalizio tra Benvegnù e l’Orchestra Multietnica di Arezzo affonda le radici in un lungo percorso comune, culminato nel tour “Culture contro la paura”, un’iniziativa coraggiosa volta a promuovere il dialogo e la comprensione attraverso la musica, sfidando pregiudizi e paure.

Gli arrangiamenti, curati con sensibilità e perizia da Enrico Fink e Luca Roccia Baldini, esaltano la profondità emotiva e la stratificazione sonora delle canzoni di Benvegnù, restituendo al pubblico una dimensione inedita e potente.

La presenza di Neri Marcorè, interprete di “27/12” nell’album “È inutile parlare d’amore”, vincitore del prestigioso Targa Tenco 2024 come miglior album in assoluto, aggiunge un ulteriore tocco di prestigio e significato all’evento.
Marcorè, figura iconica del panorama musicale italiano, condivide con Benvegnù un’attitudine intellettuale e un’abilità unica nel narrare storie con parole e musica.

“Piccole fragilissime note” si preannuncia dunque come un concerto di rara bellezza, capace di evocare la memoria di un artista straordinario e di celebrare il potere trasformativo della musica, un ponte tra generazioni, culture e sensibilità, un’occasione per ritrovare, nel silenzio dell’antico teatro, l’eco vibrante del suo universo creativo.
L’evento non è solo un omaggio, ma una riflessione sulla fragilità dell’esistenza e sulla forza che risiede nella condivisione artistica, un invito ad abbracciare la complessità del mondo con occhi nuovi e un cuore aperto.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -