Un Dialogo Pittorico Tra Due Musei: Botticelli a Pisa, un’Eco del RinascimentoPalazzo Blu, fulcro culturale di Pisa, celebra un momento di straordinaria importanza con l’esposizione di due capolavori di Sandro Botticelli.
La mostra, “Botticelli a Pisa.
Due opere dal museo Jacquemart-André di Parigi”, dal sapore di un vero e proprio scambio artistico, accoglie il pubblico fino al 15 febbraio, offrendo uno sguardo privilegiato sulla *Madonna col Bambino* (circa 1470) e sulla *Fuga in Egitto* (1495-1500 ca.
).
Queste opere, originariamente acquisite in Italia, a Firenze, alla fine dell’Ottocento da antiquari esperti, incarnano un legame storico tra le collezioni parigine e il patrimonio nazionale.
L’evento si inserisce in un contesto di reciproca collaborazione: nei mesi precedenti, Palazzo Blu aveva concesso in prestito al museo parigino opere significative per una mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi, permettendo al pubblico di ammirare il suo talento attraverso il *Ritratto di Artemisia Gentileschi* di Simon Vouet e la sua *Clio, Musa della Storia*.
L’attuale mostra rappresenta quindi una degna contromossa, un gesto di cortesia artistica che arricchisce il panorama culturale pisano.
La curatela, guidata da Gigetta Dalli Regoli e Stefano Renzoni, trascende la mera esposizione dei dipinti, offrendo un’occasione unica per ripercorrere un capitolo finora sommerso nella storia dell’arte pisana.
Si tratta di ricostruire la presenza di Botticelli a Pisa alla fine del Quattrocento, un periodo in cui l’artista fiorentino fu incaricato di realizzare un progetto per la Cappella dell’Incoronata nella Cattedrale.
Un intervento ambizioso che, purtroppo, non lasciò traccia tangibile nel tempo, a causa di successive modifiche strutturali.
Per Cosimo Bracci Torsi, presidente di Palazzo Blu, questa mostra assume un significato particolarmente intenso, configurandosi come un “ritorno ideale” di Botticelli nella città della Torre pendente.
L’episodio risale al 1474, quando l’Opera della Primaziale commissionò all’artista fiorentino il completamento dell’arredo della Cappella dell’Incoronata.
Durante il suo soggiorno pisano, Botticelli si confrontò con il ricco patrimonio artistico locale, in particolare con le sculture antiche e il celebre Pulpito di Giovanni Pisano.
Queste influenze si rifletterono nell’evoluzione delle sue figure femminili, conferendo loro una nuova eleganza e una profonda umanità.
L’esperienza pisana, dunque, contribuì a plasmare l’estetica di uno dei più grandi maestri del Rinascimento, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte italiana e mondiale.
La mostra a Palazzo Blu, perciò, non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un legame artistico e culturale che ha segnato profondamente la città di Pisa.








