Bruna Pinasco, musa di Staino, ci lascia: un cordoglio a Scandicci.

Con profonda commozione, il Comune di Scandicci annuncia la scomparsa di Bruna Pinasco, figura cardine nella vita e nell’opera del celebre fumettista Sergio Staino, scomparso prematuramente due anni orsono.

Soprannominata “Bibi” dal marito, un affettuoso appellativo che si rifletteva nelle sue iconiche vignette, Bruna lascia un vuoto incolmabile nella comunità scandiccese e nel panorama culturale italiano.
Bruna Pinasco fu molto più che la moglie di Sergio Staino; fu la sua anima gemella, la sua musa ispiratrice, il suo punto di riferimento in un percorso artistico e personale costellato di sfide.

La sua presenza discreta ma imprescindibile si rivelò un elemento vitale, una forza silenziosa che sosteneva e arricchiva l’opera del marito.
Per Sergio Staino, afflitto da una progressiva perdita della vista, gli occhi di Bruna divennero una guida essenziale, un tramite con il mondo, un riflesso della bellezza e della realtà circostante.
La sua figura si staglia come un esempio di resilienza, dedizione e amore profondo, elementi che si sono tradotti in un’armonia unica nella coppia Staino-Pinasco.
Bruna, con la sua innata capacità di mediazione e connessione, fu artefice di una rete di relazioni significative, un tessuto sociale che abbracciava amicizie, collaborazioni artistiche e impegni culturali.
La sua origine peruviana infuse la famiglia di una ricchezza culturale ulteriore, un patrimonio di valori e tradizioni che si integrò armoniosamente con l’identità scandiccese.

La sindaca Claudia Sereni ha espresso il profondo cordoglio dell’intera comunità, sottolineando l’importanza di preservare la memoria di Bruna, una figura spesso relegata nell’ombra, ma fondamentale per comprendere appieno la storia di Sergio Staino e del suo contributo all’arte del fumetto.
È auspicabile una rivalutazione pubblica della sua vita e del suo ruolo, al fine di celebrare la dignità e l’impatto delle donne nella cultura nazionale.
L’amministrazione comunale, in collaborazione con la Regione e altre istituzioni, si impegna a onorare l’eredità culturale e artistica lasciata da questa straordinaria coppia, garantendo che la loro memoria continui a ispirare le generazioni future.

La perdita di Bruna, a distanza di soli due anni dalla scomparsa di Sergio, rappresenta una ferita profonda e un monito a custodire con cura il patrimonio umano e artistico che ci hanno lasciato.

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