giovedì 24 Luglio 2025
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Cupola del Brunelleschi: potenziato il sistema di monitoraggio strutturale

A Firenze, l’Opera di Santa Maria del Fiore avvia un’ambiziosa fase di potenziamento del sistema di monitoraggio strutturale della Cupola del Brunelleschi, un intervento cruciale per la salvaguardia di uno dei capolavori dell’ingegneria e dell’architettura mondiale.

Il progetto, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e cofinanziato da Nowtech Solutions srl, si configura come un’evoluzione significativa rispetto ai sistemi preesistenti, mirando a una comprensione più approfondita del comportamento dinamico e statico della struttura.
L’iniziativa, con un investimento totale di 662.
000 euro, nasce da una ricerca congiunta condotta dal dipartimento di statistica, informatica e applicazioni dell’Università di Firenze e dall’Opera di S.
Maria del Fiore.
Il progetto esecutivo, denominato “Gestione smart dello Structural health monitoring del Heritage italiano: il caso Brunelleschi”, vede la collaborazione di Nowtech Solutions e Ip Ingegneria, sotto la direzione tecnica dell’Opera e la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
A supporto tecnico, sono coinvolti i dipartimenti Disia, Dicea e Dst dell’Ateneo fiorentino, garantendo una competenza multidisciplinare di alto livello.

La Cupola del Brunelleschi, elevata a Firenze nel 1436, rappresenta una sfida ingegneristica senza precedenti, ancora oggi la più grande cupola in muratura al mondo, eretta in assenza di impalcature provvisorie (centine).
Questa caratteristica unica la rende intrinsecamente vulnerabile e suscettibile a problematiche strutturali che richiedono un monitoraggio continuo e sofisticato.
Il sistema esistente, attivo dal 1987, si concentrava principalmente sulla misurazione delle deformazioni delle lesioni più evidenti.

Il nuovo impianto, invece, adotta un approccio olistico, distribuendo sensori avanzati su tutta la superficie della cupola per rilevare anche le minime variazioni.

Le nuove tecnologie implementate includono sensori di accelerazione e vibrazione, capaci di identificare anomalie in risposta a eventi sismici o sollecitazioni ambientali.
Sistemi di misurazione delle deformazioni angolari consentiranno di monitorare la stabilità della struttura in ogni sua parte.

L’integrazione di sensori di temperatura sarà fondamentale per analizzare l’impatto delle variazioni termiche sulle murature, un fattore cruciale per la conservazione.
Infine, un laser scanner genererà una mappatura tridimensionale ad alta risoluzione, fornendo un modello geometrico preciso e dinamico della cupola, essenziale per l’integrazione dei dati e la comprensione delle sue caratteristiche.
L’obiettivo primario di questo intervento è creare una piattaforma dati centralizzata, in grado di aggregare e analizzare le informazioni provenienti dai diversi sensori, generando report dettagliati sull’evoluzione del comportamento strutturale nel tempo.
Questa piattaforma, accessibile a ricercatori e tecnici, permetterà di sviluppare modelli predittivi, anticipare potenziali criticità e ottimizzare le strategie di manutenzione, assicurando la conservazione di questo straordinario monumento per le future generazioni.
Il progetto rappresenta un salto tecnologico significativo nel campo del structural health monitoring del patrimonio culturale italiano, offrendo un modello di eccellenza replicabile per altre strutture di pregio.

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