lunedì 25 Agosto 2025
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Cutigliano: Musica e Pace nel Premio Ceccarelli

Nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, a Cutigliano, si prepara un evento di straordinaria risonanza culturale e sociale: il Premio Internazionale “Giorgio Ceccarelli”, un’oasi di armonia che sfida le ombre di un conflitto globale.
Dal 28 al 31 agosto, la Montagna Pistoiese si trasformerà in un crocevia di melodie e culture, accogliendo circa quaranta fisarmonicisti e organisti provenienti da un panorama europeo variegato e, significativamente, comprendente artisti provenienti sia dalla Russia che dall’Ucraina, paesi attualmente dilaniati dalla guerra.

Il premio, intitolato a Giorgio Ceccarelli, figura storica del paese e fervente amante della fisarmonica, incarna un ideale di riconciliazione e comprensione reciproca.

L’iniziativa, sostenuta da un comitato locale e dall’Accademia Musicale Montagna Pistoiese, non si limita a celebrare l’eccellenza musicale, ma si configura come un atto politico di speranza, un’affermazione potente del potenziale pacificatore dell’arte.

Il direttore artistico, maestro Tiziano Chiapelli, affiancato dal rinomato Riccardo Tesi, guida un’edizione che mira a creare un dialogo profondo tra le generazioni e le tradizioni musicali.
La selezione dei partecipanti, giovani talenti provenienti da diversi background, si svolgerà tra le sacre mura della chiesa della Madonna di Piazza, offrendo uno scenario suggestivo per l’ascolto e la valutazione.

La cerimonia di premiazione e il concerto dei vincitori, eventi culminanti dell’evento, si svolgeranno a Pian degli Ontani, un luogo privilegiato per la sua frescura estiva e la sua bellezza paesaggistica.
La competizione si articolerà in undici categorie, pensate per accogliere la diversità degli stili musicali e delle fasce d’età.

Oltre al riconoscimento pubblico, il premio si concretizzerà anche attraverso l’assegnazione di borse di studio, un investimento mirato a sostenere e promuovere lo studio della fisarmonica, uno strumento capace di trascendere confini e di veicolare emozioni universali.

Questo impegno sottolinea l’intenzione di preservare e tramandare un patrimonio musicale che rappresenta un ponte tra le persone, un antidoto alla divisione e un inno alla speranza in un futuro di pace.

L’evento rappresenta, dunque, non solo una celebrazione della musica, ma un atto di fiducia nella capacità dell’arte di costruire ponti laddove le parole falliscono.

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