Fiesole proietta la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 attraverso un dossier ambizioso e partecipativo, intitolato “Dialoghi tra terra e cielo”.
Lungi dall’essere una semplice raccolta di progetti, il documento si configura come una visione stratificata, un percorso concettuale che intreccia storia, innovazione e comunità, riflettendo l’identità unica di questa città collinare fiorentina.
Il dossier, presentato ufficialmente in una suggestiva serata al Teatro Romano, è il risultato di un processo inclusivo che ha visto il coinvolgimento attivo di oltre 600 cittadini in otto incontri pubblici.
Questa partecipazione democratica ha plasmato un piano strategico articolato in otto capitoli, ciascuno dedicato a esplorare un aspetto specifico del patrimonio culturale e delle potenzialità future di Fiesole.
Il cuore pulsante della candidatura risiede nella profonda connessione tra la città e il suo territorio.
“Fiesole giardino segreto” mira a disvelare la ricchezza nascosta di ville, conventi e spazi inaccessibili, promuovendo una sinergia virtuosa tra pubblico e privato per stimolare la crescita culturale e il turismo sostenibile.
Questa apertura si estende anche alle periferie, trasformate in laboratori di innovazione sociale e culturale attraverso iniziative come il festival di arte pubblica contemporanea promosso da Start Attitude e il progetto “Compiobbi a Colori”, che ambisce a creare un distretto artistico dedicato all’arte contemporanea.
La musica assume un ruolo cardine nella visione di Fiesole.
La Scuola di Musica, elemento cruciale della candidatura, propone un rilancio sostanziale dell’Orchestra Giovanile Italiana (Ogi), arricchendola con percorsi formativi avanzati, masterclass con artisti internazionali e residenze artistiche che favoriscano l’eccellenza e la diffusione della cultura musicale.
L’eco del passato, in particolare la figura di Catilina, si intreccia con il presente, evocando riflessioni sulla storia, il potere e la responsabilità.
L’appoggio di Roberto Vecchioni, espresso attraverso un videomessaggio commovente, sottolinea il profondo legame tra l’intellettuale e la città, esaltandone il valore simbolico e l’importanza di preservare la memoria.
Il capitolo “Fiesole trasmissione della memoria” si configura come un omaggio al patrimonio immateriale, con un grande spettacolo intersettoriale, frutto della collaborazione tra la Fondazione Giovanni Michelucci, la Fondazione Fabbrica Europa e il Maggio Musicale Fiorentino, ispirato al Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio.
Questa iniziativa ambiziosa mira a coinvolgere un vasto pubblico e a celebrare la ricchezza culturale che anima la città.
La visione di Fiesole si proietta anche a livello internazionale.
“Fiesole centro di cultura cosmopolita” presenta il progetto di condivisione degli Archivi Storici dell’Unione Europea, attraverso il contributo e l’entusiasmo dei giovani ricercatori dell’Istituto Universitario Europeo, che agiranno come ambasciatori della candidatura nel panorama culturale europeo e globale.
La candidatura non è quindi solo una rivendicazione di identità locale, ma un’opportunità per dialogare con il mondo e per contribuire alla costruzione di un futuro culturale condiviso.
Il dossier, che sarà consegnato al Ministero della Cultura entro il 25 settembre, è un invito a riscoprire il fascino e le potenzialità di una città che ha molto da offrire.