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giovedì 20 Novembre 2025

Florence Queer Festival: Cinema, Resistenza e Identità.

Il Florence Queer Festival, prestigiosa vetrina cinematografica dedicata alle narrazioni LGBTQIA+, si appresta a inaugurare la sua ventitreesima edizione con un atto di apertura particolarmente significativo: la proiezione del docufilm “Orgoglio e Pregiudizio” di Marco Falorni.

La scelta del festival, in programma dal 26 al 30 novembre al cinema La Compagnia di Firenze, riflette il tema guida dell’edizione, “R/Esistenze”, un invito potente e urgente a coltivare la consapevolezza politica, la cura reciproca e la solidarietà all’interno della comunità e verso l’esterno.
Il docufilm di Falorni, che ripercorre le battaglie per i diritti LGBTQIA+ a un quarto di secolo dalla prima storica edizione di World Pride a Roma, costituisce un punto di partenza ideale per un festival che si propone di celebrare la resilienza e la capacità di rialzarsi, caratteristiche imprescindibili per una comunità che, nonostante i progressi, continua a confrontarsi con pregiudizi e discriminazioni.

La presenza del regista Falorni, del co-sceneggiatore Andrea Frassoni e di alcune figure chiave del film, come Imma Battaglia, Simone Alliva e Vladimir Luxuria, promette un momento di approfondimento e dialogo significativo con il pubblico.
Il cartellone del festival, ricco di ventidue opere, offre un panorama variegato di voci e prospettive.

Oltre al docufilm d’apertura, il programma spazia tra lungometraggi, corti, animazioni e documentari, affrontando temi cruciali come l’attivismo politico, le identità trans e non binarie, l’intersessualità e le sfide poste dall’omotransfobia e dalla transfobia.

In un contesto globale sempre più polarizzato, le storie presentate si ergono a testimonianze di coraggio e affermazione.
L’edizione 2023 del Florence Queer Festival si configura non solo come una vetrina cinematografica, ma come uno spazio di incontro, riflessione e celebrazione.
La presenza di opere come il cortometraggio “I never promised you a jasmine garden” della regista palestinese Teyama Alkamli e la performance “Arte drag: rivoluzione e resistenza” della drag queen e attivista Priscilla, offrono un’occasione per esplorare l’intersezione tra identità queer, resistenza culturale e lotta per la giustizia sociale, con una particolare attenzione alle problematiche legate alla decolonizzazione e all’antirazzismo.

La chiusura del festival, affidata al film “Queens of the Dead” di Tina Romero, offre una prospettiva originale e stimolante, reinterpretando il genere “zombie movie” attraverso un filtro queer, come metafora della resilienza e della capacità di rinascita.
Le direttrici artistiche, Barbara Caponi e Manu Mancuso, sottolineano come il festival voglia rendere omaggio a coloro che, con atti quotidiani di coraggio e impegno, contribuiscono a costruire un futuro più inclusivo e rispettoso per tutte le identità.
In un’epoca segnata da crescenti attacchi ai diritti civili e da una recrudescenza di retoriche intolleranti, il Florence Queer Festival si conferma un faro di speranza e un punto di riferimento essenziale per la comunità LGBTQIA+ e per tutti coloro che credono in un mondo più giusto.

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