Pontremoli, crocevia di storia e sentimento: un’immersione nell’universo hayezianoDal 25 luglio al 2 novembre, il cuore storico di Pontremoli si anima di un evento culturale di straordinaria importanza: la prima esposizione pubblica che riunisce le tre versioni del celeberrimo “Pietro Rossi nel castello di Pontremoli” di Francesco Hayez (1791-1882).
L’iniziativa, promossa dal Comune di Pontremoli e dalla Pinacoteca di Brera, si configura come un tassello fondamentale del progetto “Grande Brera in Tour”, una visione innovativa volta a riavvicinare le opere d’arte ai luoghi che ne hanno ispirato la creazione, quasi a riparare le ferite del passato, con particolare riferimento alle sottrazioni operate durante le vicissitudini napoleoniche, o, in questo caso, a ricreare il contesto originario e la suggestione ambientale.
Questo approccio si inserisce pienamente nell’ideale di un museo diffuso, un’istituzione non più confinata in un edificio, ma capace di irradiare la sua influenza e la sua bellezza nel territorio.
La scelta di Pontremoli come sede di questa mostra non è casuale.
Il borgo lunigianese, con il suo castello medievale e la sua storia secolare, fornisce lo scenario perfetto per rivivere la drammatica vicenda che Hayez ha immortalato sulla tela.
Il 13 giugno 1336, gli Scaligeri, impegnati nella conquista dei domini dei Rossi di Parma, assediarono Pontremoli, dove Pietro Rossi, capo della famiglia, risiedeva con la moglie Ginetta de’ Fieschi e le figlie.
In un momento cruciale, Pietro riceve una missiva dal doge veneziano Francesco Dandolo, che gli offre il comando dell’esercito della Repubblica di Venezia per contrastare la minaccia scaligera.
La scelta, in contrasto con le suppliche e il dolore della famiglia, segna un bivio tra il dovere civico e l’amore per i propri affetti.
La sua partenza per Firenze e Venezia, culminata nel ricevimento del vessillo della Serenissima, rappresenta un atto di profonda responsabilità, ma anche un sacrificio personale di incommensurabile valore.
Francesco Hayez, affascinato da questo intreccio di eroismo e sofferenza umana, scelse di rappresentare la scena in tre diverse versioni.
La prima, capolavoro delle collezioni ottocentesche della Pinacoteca di Brera, riscosse un successo travolgente nel 1820, consacrandola come una pietra miliare del Romanticismo pittorico.
L’eco di quella prima rappresentazione spinse Hayez a realizzare una seconda versione nel 1850, custodita oggi nelle collezioni d’arte della Banca d’Italia.
A completare il trittico, un bozzetto preparatorio, donato all’Accademia di Brera, che offre uno sguardo inedito sul processo creativo dell’artista.
La mostra, curata da un team di esperti composto da Valentina Ferrari, Paolo Lapi e Fernando Mazzocca, è il risultato di una complessa operazione di collaborazione tra istituzioni culturali di rilievo nazionale: il Comune di Pontremoli, la Pinacoteca di Brera, l’Accademia di Brera, la Banca d’Italia e il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara e Museo delle Statue Stele Lunigianesi.
Un’occasione unica per ammirare da vicino tre opere emblematiche, immerse nel contesto storico e paesaggistico che ne ha ispirato la creazione, e per riflettere sulla complessa dialettica tra impegno civile, affetti familiari e destino individuale, un tema universale che continua a risuonare profondamente nel cuore dell’uomo.