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lunedì 10 Novembre 2025

La Mezzaluna torna a Prato: mostra e ritorno di un’icona

Dopo un’attesa che ha coinvolto la comunità, “Prato 88”, l’imponente scultura di Mauro Staccioli universalmente riconosciuta come “La Mezzaluna”, ha ritrovato la sua collocazione originaria, innalzandosi maestosa di fronte al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
L’evento è stato celebrato con l’apertura di “Ri-pensare la scultura di Mauro Staccioli”, una mostra gratuita che offre un’occasione unica per immergersi nel pensiero e nell’opera dell’artista, accessibile fino al 6 gennaio 2026.

“Prato 88” non è semplicemente un’opera d’arte, ma un simbolo per la città.
La sua forma, un arco slanciato che dialoga con il cielo, lo rende un punto di riferimento visivo, un varco prospettico che accoglie e congeda i visitatori, un gesto di benvenuto e addio che permea la vita urbana.
Come Mauro Staccioli stesso affermava, l’opera trascende la dimensione oggettuale per divenire un catalizzatore di riflessioni, un elemento in grado di stimolare un confronto attivo con il contesto culturale e sociale, una risposta creativa all’ambiente circostante.

La scultura si configura dunque come un invito costante all’interpretazione e all’interazione.
La cerimonia di ricollocazione ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama istituzionale e culturale toscano, tra cui il commissario Claudio Sammartino, Attilio Maltinti, presidente dell’Associazione Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, e Giulia Staccioli, figlia dell’artista e presidentessa dell’Archivio Staccioli.

Questo ampio coinvolgimento testimonia l’importanza dell’opera sia per la città di Prato che per l’identità culturale regionale.
Il progetto è il frutto di una collaborazione sinergica tra il Comune di Prato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, con il contributo fondamentale dei soci fondatori.

La mostra connessa a “Prato 88” rappresenta un’indagine approfondita sul processo creativo dell’artista.

Attraverso bozzetti originali, disegni preparatori e studi inediti, il pubblico può ripercorrere le tappe fondamentali della realizzazione dell’opera monumentale.

Il percorso espositivo non si limita a “Prato 88”, ma offre una panoramica più ampia della ricerca artistica di Staccioli, includendo opere realizzate per eventi di rilevanza internazionale, come il parco olimpico di Seul e Documenta a Kassel, entrambi nel 1988, anno cruciale nella sua carriera.
Questi interventi, presentati in parallelo, illuminano le connessioni concettuali e stilistiche che attraversano l’intera produzione dell’artista, rivelando la sua visione unica e il suo contributo significativo al linguaggio della scultura contemporanea.
Il pubblico avrà l’opportunità di apprezzare l’evoluzione del suo pensiero e la costante ricerca di nuove forme espressive.

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