La Milanesiana 2025, un’immersione nel cuore dell’intelligenza, si materializza a Artimino, nella cornice storica della Villa medicea La Ferdinanda, patrimonio UNESCO e fulcro della Tenuta Olmo. L’edizione, curata da Elisabetta Sgarbi, non si configura come un semplice evento, bensì come un’esplorazione intellettuale che intreccia discipline apparentemente distanti: matematica, letteratura, musica, in un dialogo fecondo e illuminante. Il titolo “L’infinito tra matematica e letteratura” ne è la sintesi perfetta, evocando l’aspirazione umana a trascendere i limiti della comprensione, a sondare l’ignoto attraverso l’astrazione e la narrazione.Al centro di questa sinergia si collocano due figure di spicco: Paolo Zellini, matematico e saggista, vincitore del Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze 2025, e Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel per la Letteratura 2021. Zellini, con la sua capacità di rendere accessibili concetti complessi, illuminerà il ruolo cruciale della matematica come linguaggio universale, strumento di analisi e di costruzione di modelli del mondo. Gurnah, attraverso la potenza delle sue parole, ci condurrà in viaggi emozionanti, esplorando l’esperienza umana, le identità frammentate, le memorie collettive e il potere redentore della narrazione. La letteratura, in questo contesto, si rivela non solo un’arte dell’immaginazione, ma anche un’indagine profonda sulla condizione umana, capace di illuminare le zone d’ombra dell’esistenza.La serata culmina con un’esperienza musicale che amplifica ulteriormente il messaggio dell’evento. Paolo Fresu, trombettista jazz di fama internazionale, e Pierpaolo Vacca, maestro dell’organetto, offriranno un concerto che celebra l’armonia, l’improvvisazione e la capacità della musica di trascendere i confini culturali e linguistici. La musica, linguaggio primordiale dell’anima, diviene ponte tra ragione e sentimento, tra logica e intuizione, creando un’atmosfera di profonda suggestione.La Fondazione Giuseppe Olmo, presieduta da Annabella Pascale, erede di una storia familiare radicata nella passione per lo sport e nell’impegno sociale, si configura come motore di questa iniziativa. Nata con l’obiettivo di promuovere la cultura, l’arte e l’innovazione, la Fondazione si propone di valorizzare il patrimonio storico, artistico e ambientale della Tenuta di Artimino, perpetuando la visione di Giuseppe Olmo. L’evento, accolto con un entusiasmo travolgente che ha portato all’esaurimento dei posti, testimonia il desiderio diffuso di un’offerta culturale di qualità, capace di stimolare la riflessione e di arricchire l’esperienza umana.L’impegno della Fondazione non si limita a questa serata di celebrazione, ma si proietta verso il futuro con un ricco calendario di iniziative, tra cui una giornata di studi il 24 giugno dedicata all’evoluzione del mondo del vino in relazione ai progressi tecnologici e ai cambiamenti nei modelli di consumo. Questo nuovo appuntamento, aperto alle università e al pubblico, conferma l’ambizione della Fondazione di creare un centro di eccellenza culturale, un luogo di incontro e di scambio tra studiosi, appassionati e cittadini.