Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato accoglie un’eredità intellettuale e artistica di straordinaria importanza, frutto della lungimiranza e della profonda passione di Carlo Palli, figura chiave nella promozione e nella comprensione dell’arte contemporanea toscana. Questo nuovo lascito, che si aggiunge a una precedente donazione del 2005 incentrata sulla Poesia Visiva, configura un ampliamento sostanziale del patrimonio museale e del CID/Arti Visive, un vero e proprio fulcro di ricerca e conservazione.Il cuore del dono Palli risiede in una collezione capillare e stratificata, che trascende i confini della Poesia Visiva per abbracciare movimenti e pratiche artistiche cruciali del secondo Novecento. Si tratta di un vero e proprio viaggio nell’evoluzione del pensiero creativo, con focus dedicati al fertile terreno del Fluxus, un’esplorazione del Nuovo Realismo con la sua sfida ai canoni estetici, e un’attenzione particolare all’arte degli oggetti, in cui la dematerializzazione e l’uso di materiali “poveri” hanno rivoluzionato il concetto stesso di opera d’arte.La donazione non si limita a opere d’arte in senso stretto. Comprende un archivio storico di inestimabile valore, che include centinaia di pubblicazioni rare, materiali effimeri – manifesti, inviti, locandine di eventi – filmati originali e fotografie d’epoca, testimonianze dirette di un periodo cruciale per la cultura italiana e internazionale. Figure emblematiche come Ketty La Rocca, interprete di una poesia performativa radicale, Giuseppe Chiari, compositore d’avanguardia e pioniere della musica elettronica, e Allan Kaprow, padre dell’happening, sono rappresentate attraverso opere e documenti che ne illuminano il percorso creativo.L’ampiezza e la profondità del lascito Palli – circa 700 opere e 1500 volumi – lo pongono tra le donazioni più significative mai ricevute da un museo d’arte contemporanea italiano. Insieme all’acquisizione recente dell’archivio-biblioteca Lara-Vinca Masini, questa eredità consolida il ruolo del Centro Pecci come punto di riferimento imprescindibile per la ricerca, la didattica e la divulgazione dell’arte contemporanea in Toscana, e non solo. Il Comune di Prato, con l’apprezzamento espresso dalla Sindaca Ilaria Bugetti, sottolinea l’importanza di questo gesto di generosità, che garantisce la fruibilità di un patrimonio culturale di pregio per le generazioni future, consolidando l’identità e l’eccellenza del territorio. Il lascito rappresenta una testimonianza tangibile di una visione a lungo termine, un investimento culturale che arricchisce il presente e proietta il futuro del Centro Pecci come custode e interprete dell’arte contemporanea.
Lascito Palli al Pecci: un tesoro per l’arte contemporanea
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