Machiavellerie: Inganno, Potere e Intellettuali all’Eredità di Machiavelli

Il dibattito tra pensiero critico e influenza politica, un intreccio secolare che definisce il ruolo dell’intellettuale nella società, è il fulcro della quarta edizione di “Machiavellerie”, un festival dedicato all’eredità di Niccolò Machiavelli, figura chiave nella nascita della scienza politica moderna.
L’appuntamento, in programma dal 6 al 9 novembre a San Casciano in Val di Pesa, un luogo simbolico per l’autore, teatro del suo esilio a Sant’Andrea in Percussina, si propone come un’esplorazione approfondita di questo complesso rapporto.
Quest’anno, il festival affronterà il tema dell’inganno strategico, o meglio, dell’abilità di modulare la propria immagine e le proprie azioni per raggiungere obiettivi specifici.

Machiavelli, nel suo *Il Principe*, aveva già intuito la necessità, per i governanti, di saper alternare l’apparenza di astuzia da volpe con la forza del leone, un’analisi che trascende il contesto storico del Rinascimento e risuona con acuta rilevanza nel panorama politico contemporaneo.

Il festival non si limiterà a un’analisi del pensiero machiavellico, ma si propone di tracciare una linea genealogica della dissimulazione, esaminandone le manifestazioni nella politica, nella religione e nel campo intellettuale, a partire dal XV secolo.
Si cercherà di comprendere come l’abilità di celare intenzioni e manipolare percezioni sia stata utilizzata per esercitare il potere, per preservare il proprio ruolo sociale e per promuovere idee, indagando parallelamente l’evoluzione della ricezione e dell’interpretazione dell’opera di Machiavelli stesso.
Una riflessione critica su come l’inganno, inteso non solo come menzogna deliberata ma anche come capacità di interpretare e anticipare le mosse altrui, sia diventato una componente intrinseca delle dinamiche di potere, permeando la comunicazione politica, la narrazione storica e la costruzione dell’identità collettiva.

Interventi di figure di spicco come Roberto Saviano, Nori, Natasha Lusenti, Antonio Scurati, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky e Adriano Sofri, offriranno prospettive diverse e stimolanti, aprendo un dialogo fecondo sul ruolo dell’intellettuale nell’era della post-verità, sull’etica della comunicazione e sulla responsabilità di chi detiene o aspira al potere.

Il Teatro comunale Niccolini, palcoscenico di questo confronto, accoglierà un pubblico attento e desideroso di interrogare le fondamenta del nostro presente alla luce dell’eredità machiavelliana.

“Machiavellerie” è un progetto promosso dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, in collaborazione con Elastica e Nous Media | Pandora Rivista, con il sostegno della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, un segnale di come la cultura e la riflessione critica siano elementi imprescindibili per il futuro di una comunità.

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