La stagione 2026 del Maggio Musicale Fiorentino si preannuncia un percorso artistico ambizioso e stimolante, un’immersione nel cuore pulsante della musica e dello spettacolo che celebra l’88a edizione del Festival. Sotto la direzione del nuovo direttore musicale, Daniele Gatti, e con la presenza di un pilastro come Zubin Mehta, celebrato al raggiungimento del suo novantesimo compleanno, il Maggio si configura come un crocevia di generi e sensibilità, un laboratorio di idee in cui la tradizione dialoga con l’innovazione.Il cartellone lirico, vero fulcro della programmazione, si articola attorno a dodici titoli d’opera, un caleidoscopio di emozioni e drammi che spaziano dal Barocco fino alle sperimentazioni contemporanee. *Tosca*, con la sua forza drammatica, si affianca a *Pagliacci*, presentata in un toccante dittico con *Cavalleria Rusticana*, creando un’esplorazione delle passioni umane e delle loro conseguenze. *Barbablù*, in un’audace accoppiamento con *La voix humaine*, offre uno sguardo profondo nelle dinamiche oscure dell’animo umano e nell’incomunicabilità.L’apertura del Festival sarà affidata a *The Death of Klinghoffer*, un’opera complessa e controversa, affidata alla regia di Luca Guadagnino, per affrontare temi di conflitto, identità e responsabilità collettiva, stimolando la riflessione critica del pubblico. A seguire, *Un ballo in maschera* e *Giulio Cesare* richiamano la grandezza del repertorio classico, mentre *Wozzeck* e *Simon Boccanegra* sondano le profondità della psiche umana e del potere. *Les contes d’Hoffmann* conclude il panorama con la sua straordinaria ricchezza orchestrale e la sua capacità di evocare un universo di sogni e fantasie.Un omaggio alla contemporaneità si concretizza con *Romanzo Criminale*, una nuova commissione frutto della collaborazione tra il Maggio Musicale Fiorentino e Musica per Roma, tratto dall’acclamato romanzo di Giancarlo De Cataldo, che ne cura anche il libretto. La partitura di Nicola Piovani promette un’esperienza sonora inedita e coinvolgente, capace di restituire l’atmosfera cruda e suggestiva del romanzo.Come sottolinea il Sovrintendente Carlo Fuortes, l’opera non è un mero bene culturale da preservare, ma una forza vitale capace di generare emozioni intense e provocare una profonda risonanza nell’animo dello spettatore. La stagione 2026 del Maggio Musicale Fiorentino si configura dunque come un invito a vivere la musica e lo spettacolo in maniera totalizzante, un’esperienza che trascende i confini del mero intrattenimento per diventare un vero e proprio rito collettivo, un momento di riflessione, di emozione e di connessione umana. L’attenzione alla regia, la scelta di titoli che affrontano tematiche complesse e la presenza di figure di spicco nel panorama musicale internazionale testimoniano l’impegno del Maggio Musicale Fiorentino a offrire un’esperienza artistica di altissimo livello, in grado di ispirare e commuovere il pubblico di oggi e di domani.
Maggio Musicale Fiorentino 2026: tra tradizione, innovazione e grandi direttori.
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