Orizzonti di Pietra: il Commesso Fiorentino, un’Eredità tra Storia e InnovazionePalazzo Medici Riccardi a Firenze, culla del Rinascimento, ospita un evento che celebra e rinnova un’antica forma d’arte: il commesso fiorentino, un’espressione unica di maestria nella lavorazione del mosaico lapideo.
La mostra “Orizzonti nella pietra.
L’arte del commesso fiorentino nel contemporaneo,” in programma il 13 e 14 dicembre, non è semplicemente una vetrina di opere, ma un omaggio vibrante a un patrimonio culturale secolare e un invito a coltivare nuove generazioni di artigiani.
Il commesso fiorentino, lungi dall’essere una tecnica antiquata, si rivela un linguaggio artistico in continua evoluzione.
Nato nel XVI secolo come raffinata reinterpretazione del mosaico romano e bizantino, questo metodo di decorazione utilizza frammenti di pietre dure, marmi, cornoliane, agati e altri materiali pregiati, tagliati e intarsiati con precisione millimetrica per creare immagini, motivi ornamentali e pannelli decorativi di straordinaria bellezza.
La sua applicazione, originariamente riservata a scrigni, tabernacoli e arredi sacri, si estese successivamente a palazzi, chiese e opere pubbliche, testimoniando il gusto e la ricchezza delle corti rinascimentali.
La mostra si configura come un ponte tra passato e futuro, presentando opere realizzate nell’ambito di un percorso scuola-lavoro condotto presso l’istituto superiore Alberti-Dante, in collaborazione con la prestigiosa bottega Scarpelli Mosaici.
Questa partnership si pone come un impegno concreto per la trasmissione del sapere artigiano, offrendo agli studenti l’opportunità di apprendere tecniche complesse e di sviluppare un profondo rispetto per i materiali e la tradizione.
A queste opere formative si affiancano i pannelli selezionati dal “Concorso Renzo Scarpelli,” un’iniziativa promossa dalla famiglia Scarpelli in memoria del maestro artigiano, figura di riferimento nel panorama del commesso fiorentino.
Il concorso, rivolto agli studenti dell’Alberti-Dante, non è solo una competizione, ma un stimolo creativo che incoraggia l’esplorazione di nuove interpretazioni e applicazioni del commesso, mantenendo viva l’eredità del maestro.
Catia Scarpelli, animatrice del progetto, sottolinea come l’evento si proponga di recuperare e valorizzare un’eccellenza artigianale, spesso misconosciuta, che incarna l’ingegno, la pazienza e la profonda conoscenza dei materiali che caratterizzano la cultura fiorentina.
L’obiettivo primario è quello di ispirare i giovani, promuovendo un rinnovato interesse per le arti tradizionali e rafforzando il legame tra la creatività contemporanea e il ricco patrimonio storico-artistico del territorio.
La mostra si configura quindi non solo come un’esposizione artistica, ma come un investimento nel futuro, un atto di amore verso un’arte che continua a incantare e a ispirare.






