lunedì 28 Luglio 2025
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Palazzo Vecchio: Riapre la sala dell’esilio di Brienne, tra storia e fede.

La riapertura, dal 26 luglio, di una sala di Palazzo Vecchio offre al pubblico fiorentino e ai visitatori un’occasione unica per immergersi in un episodio cruciale della storia cittadina e per contemplare un’opera d’arte di profondo significato allegorico.
Al centro della sala si erge un affresco staccato, attribuito alla bottega di Andrea Orcagna e databile tra il 1343 e il 1349, un documento iconografico di inestimabile valore che narra, in chiave simbolica, l’esilio del duca d’Atene Gualtieri di Brienne.
L’affresco, proveniente dalle Stinche, l’antico carcere di Firenze, è molto più di una semplice rappresentazione storica.

Esso incarna un momento di profonda trasformazione politica e spirituale per la città.

La sua esistenza stessa è legata alla genesi della devozione popolare per Sant’Anna, figura che, nel corso del Trecento, assunse un ruolo sempre più centrale nell’identità fiorentina.
La data del 1343 segna infatti una svolta.
In quel giorno, una violenta rivolta popolare costrinse Gualtieri di Brienne a fuggire da Firenze, attraverso una porta segreta di Palazzo Vecchio – un’immagine potente che simboleggia la caduta del potere tirannico e l’affermazione della libertà cittadina.

L’evento fu interpretato all’epoca come un intervento divino, un atto di protezione da parte di Sant’Anna, la madre della Vergine Maria.
Questa coincidenza conferì alla santa un’aura di potenza che trascendeva la sfera religiosa, elevandola a simbolo di tutela civile e protettrice della città.
Le celebrazioni dedicate a Sant’Anna erano in origine vivaci manifestazioni di gratitudine e devozione.

La comunità offriva ceri e donazioni davanti all’immagine della santa in Orsanmichele, il cuore religioso delle Arti fiorentine, che veniva adornata con i colori e le insegne delle corporazioni.

La tradizione, seppur a tratti interrotta, è stata ora ripristinata con un’iniziativa che unisce storia, fede e arte.

La riapertura della sala, arricchita da un corteo storico che rievocherà gli antichi rituali percorrendo Piazza della Signoria, il sagrato del Duomo e culminando con la deposizione del cero all’altare di Sant’Anna in Orsanmichele, rappresenta un ponte tra il passato e il presente.

Oltre all’evento celebrativo, l’occasione offre un’opportunità unica per una visita guidata, curata da Muse, che permetterà di percorrere la scala segreta originariamente commissionata da Gualtieri di Brienne, esplorare gli spazi del Mezzanino, sede della donazione Loeser, e finalmente accedere alla sala recentemente riaperta.

Questa esperienza esclusiva rivelerà aspetti inediti di Palazzo Vecchio, svelando una Firenze insolita, un tassello importante del suo patrimonio storico e artistico che torna a integrarsi pienamente nel percorso museale.

Come sottolineato dall’assessore alla cultura Giovanni Bettarini, si tratta di un’occasione per riscoprire e vivere una parte significativa della ricca storia di Firenze.

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