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Pippo Baudo e Arezzo: un legame di arte, ricordi e affetti.

Arezzo, città di arte e storia, custodisce un tesoro di memorie legate alla figura carismatica di Pippo Baudo, un pilastro della televisione italiana.
L’ultimo avvistamento, un’immagine quasi privata impressa nella memoria collettiva, risale a dicembre 2019, durante una tranquilla passeggiata tra le bancarelle del mercatino natalizio, un evento che ogni anno attira decine di migliaia di visitatori.

Lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta, un saluto silenzioso, un’ultima apparizione pubblica che rimanda a un’epoca di televisione popolare e di grande rilevanza culturale.

Il rapporto tra Baudo e Arezzo trascendeva la mera casualità, configurandosi come un legame affettivo e culturale radicato nel tempo.
La storia inizia negli anni Settanta, quando il celebre conduttore si presentò a Ciggiano, in Valdichiana, per la presentazione di un concorso canoro locale, un evento che segnò l’inizio di un’amicizia duratura con il territorio e i suoi abitanti.

Il 1998 fu un anno particolarmente significativo, con una serata memorabile in Piazza Grande, dove Baudo condusse “Vota la Voce”, un evento che portò in città le più grandi star della musica italiana, creando un’atmosfera di festa e di coinvolgimento popolare.
Al fianco di Baudo, spesso presente e fondamentale, c’era Walter Fioroni, un imprenditore e amico stimato, con il quale condivise momenti artistici importanti, come la presentazione di una serata con i Ricchi e Poveri presso il Circolo Artistico di Arezzo, un evento che consolidò il legame tra Baudo e il tessuto culturale aretino.

Il 2003 vide il ritorno di Baudo in una veste più intima, accompagnato dalla celebre soprano Katia Ricciarelli, per visitare la mostra “Leonardo genio e cartografo” presso il Palazzo Comunale, con il sindaco Luigi Lucherini a fare da guida.
Un evento che testimonia l’interesse di Baudo per l’arte e la cultura del territorio.
Anche Cortona, città vicina e ricca di fascino, fu teatro di un’importante tappa del viaggio artistico di Baudo, nel 2012, quando, insieme a Jovanotti, partecipò al programma “Il viaggio”.

Un incontro tra due generazioni di artisti, in un contesto suggestivo, con Lorenzo Cherubini che rendeva omaggio alle sue radici familiari.

Questi eventi pubblici si intrecciano a una serie di presenze meno note, premi ricevuti, serate condotte, incontri con amici, che testimoniano un rapporto autentico e duraturo con la comunità aretina.
Arezzo non conserva solo il ricordo di Pippo Baudo come icona televisiva, ma soprattutto come uomo, capace di instaurare legami profondi e sinceri, di condividere momenti di gioia e di creare un patrimonio di ricordi preziosi, custoditi nel cuore della città e dei suoi abitanti.
Un patrimonio fatto di parole sussurrate lontano dalle telecamere, di sorrisi condivisi e di un’affinità culturale che ha reso Arezzo una tappa importante nel percorso artistico e umano di un gigante della televisione italiana.

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