Il Giardino Scotto e l’intera città di Pisa si apprestano ad accogliere la quinta edizione di Pisa Jazz Rebirth, un festival che, sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti e il curatela dell’associazione ExWide, si configura come un vibrante crocevia musicale nel cuore della Toscana. Un mese di eventi, dal 1° al 28 luglio, che celebrano la ricchezza e la resilienza del jazz, grazie al sostegno di istituzioni come Mic, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca.L’edizione 2025 si pone sotto il titolo evocativo “The Universal Language,” una dichiarazione di intenti profondamente significativa in un’epoca segnata da divisioni geopolitiche, incertezze e una frammentazione culturale sempre più marcata. Il jazz, in questa prospettiva, non è semplicemente un genere musicale, ma un potente strumento di comunicazione transculturale, capace di trascendere barriere linguistiche e ideologiche, tessendo legami tra individui di diversa estrazione e generazioni differenti. Si tratta di un linguaggio musicale che, attraverso l’improvvisazione, il dialogo e la condivisione, genera connessioni emotive e intellettuali, promuovendo la comprensione reciproca e la costruzione di ponti tra visioni del mondo apparentemente inconciliabili.Il cartellone di Pisa Jazz Rebirth 2025 offre un panorama eclettico che spazia dai giganti storici a voci emergenti, creando un’esperienza musicale coinvolgente e stimolante. Tra gli headliner spiccano figure iconiche come Mulatu Astatke, pioniere dell’ethio-jazz, Billy Cobham, leggendario batterista fusion, e Makaya McCraven, innovatore del suono jazz contemporaneo. A loro si affiancano Ambrose Akinmusire, figura di spicco della scena jazz americana, Kismet, un collettivo di musicisti dalla forte personalità, Isaiah Collier, sassofonista di rara intensità, Knower, duo sperimentale che fonde jazz, elettronica e funk, Emmet Cohen, pianista dal talento cristallino, con l’inseparabile Patrick Bartley, il maestro Buster Williams e Vincen Garcia, che omaggerà le radici e le evoluzioni del jazz. Non mancherà un sentito tributo alla figura di Pino Daniele, con la sua storica band, testimone di una fusione unica tra jazz, blues e tradizione napoletana.Il programma si arricchisce con performance di grande valore artistico: Eric Mingus, reinterpretato con maestria da Silvia Bolognesi in un omaggio a Gil Scott-Heron, la Siena Jazz University Orchestra, fucina di giovani talenti, Lydian New Call, collettivo di musicisti d’avanguardia, Matteo Mancuso, pianista dal suono distintivo, Matteo Paggi, innovatore delle sonorità jazz contemporanee, Andrea Glockner, versatile interprete, Ze in the Clouds, progetto musicale che esplora nuovi orizzonti sonori, Francesco Saporito, interprete dalla grande espressività, Get Wet, collettivo sperimentale che mescola generi e influenze, e Iacopo Teoli, giovane tromettista dalla tecnica impeccabile.Oltre al Giardino Scotto, che confermato come cuore pulsante del festival, la manifestazione si estende in altre location suggestive, come il parco di San Rossore, il Bastione Sangallo e la riva d’Arno, amplificando l’impatto culturale e l’accessibilità agli eventi. Il sito web www.pisajazz.it offre il programma completo e dettagliato, invitando il pubblico a immergersi in un viaggio musicale indimenticabile, alla scoperta della forza unificante e della bellezza senza tempo del jazz.
Pisa Jazz Rebirth 2025: Un Jazz Universale per la Toscana
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