Pitti Uomo si appresta a celebrare la sua 109ª edizione, un traguardo significativo che testimonia la sua evoluzione costante e il suo ruolo centrale nel panorama della moda maschile globale.
L’appuntamento, fissato dal 13 al 16 gennaio 2026 a Firenze, nella storica Fortezza da Basso, si configura non solo come fiera, ma come vero e proprio ecosistema creativo, plasmato da nuove tendenze, contaminazioni culturali e un profondo senso di responsabilità verso il futuro del settore.
Oltre ai circa 700 brand confermati, con una rappresentanza estera che supera il 44%, Pitti Uomo 2026 introduce elementi innovativi per rispondere alle mutevoli esigenze di un mercato sempre più complesso e diversificato.
Una di queste novità è l’area dedicata al segmento beauty, una risposta alla crescente importanza della cura personale e dell’integrazione tra abbigliamento e benessere, con una selezione accurata di dieci marchi indipendenti.
Il tema guida di quest’edizione, “Motion”, riflette la volontà di intercettare i cambiamenti strutturali che investono il mondo della moda, un settore in continua trasformazione, proiettato verso modelli più sostenibili, inclusivi e tecnologicamente avanzati.
La “Motion” non si intende solo come movimento fisico, ma come metafora del cambiamento, dell’adattamento e della capacità di innovare.
Hed Mayner, talentuoso designer israeliano noto per aver fondato il brand omonimo a Parigi e per la sua direzione creativa presso Reebok, assume il ruolo di guest designer.
La sua visione, caratterizzata da un’estetica raffinata e un approccio innovativo al design, si inserisce in un percorso di valorizzazione di talenti emergenti e di dialogo tra culture diverse.
Un focus particolare sarà dedicato alla “New Wave” giapponese, un’esplosione di creatività che sta ridefinendo i canoni della moda maschile.
Soshi Otsuki, giovane e brillante vincitore dell’LVMH Prize 2025, presenterà una collezione ispirata alle arti performative, mentre Shinyakozuka, designer di Tokyo, affascinerà con la sua tecnica artigianale di pittura a mano sui capi.
L’inimitabile Sebiro Sampo, collettivo di sei aziende giapponesi del menswear, porterà a Firenze una ventata di freschezza con una “passeggiata-sfilata” spontanea, una prima assoluta in Europa che trasformerà le vie del centro storico in una vibrante passerella a cielo aperto.
L’organizzazione ha mantenuto le cinque aree tematiche che da sempre caratterizzano il salone: il formale elegante, i brand contemporanei, lo sport e lo streetwear, i brand di ricerca e l’outdoor.
Sono previste inoltre aree speciali dedicate a brand scandinavi, giapponesi, coreani, cinesi, francesi e spagnoli, a testimonianza della vocazione internazionale di Pitti Uomo.
L’architetto e scultore francese Marc Leschelier accoglierà i visitatori con l’installazione immersiva “Ancient/New Site”, un dialogo suggestivo tra passato e futuro, tradizione e innovazione, che anticipa l’esperienza creativa che attende i partecipanti.
Pitti Uomo 2026 si propone quindi come un crocevia di idee, un laboratorio di tendenze e un momento cruciale per il futuro della moda maschile.







