mercoledì 10 Settembre 2025
20.9 C
Firenze

Roggi a Firenze: prorogata Humanitas, arte che sfida la gravità.

L’eco di un’arte che sfida le convenzioni risuona ancora nel cuore di Firenze, con la proroga, fino al 30 novembre, della mostra “Humanitas.

La Forza dell’Amore” di Andrea Roggi.
L’evento, ospitato nel suggestivo complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo, rappresenta un ritorno significativo per l’artista, che già ha lasciato un’impronta indelebile nella città con l’opera “Albero della Pace”, un toccante omaggio alle vittime della tragedia di via dei Georgofili.

Il percorso espositivo, che ha incantato il pubblico in prestigiose città d’arte come Siena, Matera, Milano, Venezia, Parigi, Londra e Nizza, offre un’occasione unica per immergersi nel mondo creativo di Roggi, un artista che ha rivoluzionato l’antica tecnica della fusione a cera persa.
La sua ‘fusione dinamica’, un brevetto personale, non è una mera evoluzione, ma una vera e propria metamorfosi del processo tradizionale, permettendo la sospensione del bronzo in configurazioni apparentemente sfidanti la legge di gravità.

Queste sculture, non semplici oggetti, dialogano attivamente con lo spazio circostante, alterando la percezione dell’ambiente e creando un’esperienza sensoriale profonda per lo spettatore.
La ricerca artistica di Roggi trascende la mera estetica, radicandosi in una profonda connessione con il mondo naturale e nell’esaltazione della vita in tutte le sue forme.
Le sue opere, monumentali e cariche di significato, aspirano a veicolare valori universali, a costruire ponti tra passato e futuro, a stimolare la riflessione sull’essenza dell’umanità.

La scultura, per Roggi, diventa veicolo di speranza, di resilienza, di celebrazione della fragilità e della forza intrinseca nell’essere umano.
La curatrice Laura Speranza ha sapientemente orchestrato un percorso narrativo che, attraverso nove opere emblematiche, illumina l’evoluzione artistica di Roggi.

Dalla primissima statua bronzea antropomorfa, “Atman”, testimonianza degli anni Ottanta, all’ultima creazione, “L’Energia della Conoscenza”, concepita appositamente per questa mostra, il pubblico è chiamato a ripercorrere un viaggio intriso di ricerca, sperimentazione e profonda umanità.

Un percorso che invita a interrogarsi sul ruolo dell’arte come strumento di connessione, di comprensione e di trasmissione di valori che superano i confini temporali e geografici.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -