Un’eccezionale operazione culturale arricchisce il panorama fiorentino: la Biblioteca Serlupiana, custode di un patrimonio bibliografico di inestimabile valore, ha concesso in donazione ben quattordicimila volumi al Kunsthistorisches Institut in Florenz, affiliato al Max-Planck-Institut. La cerimonia, solenne e significativa, si è tenuta a Palazzo Vecchio alla presenza delle autorità cittadine, guidate dalla sindaca Sara Funaro, del presidente della società Max Planck, Patrick Cramer, e dei generosi benefattori, Marchesi Don Raffaele e Donna Leatitia Carrega Bertolini.La Biblioteca Serlupiana, nata dall’ardente passione di Filippo Serlupi Crescenzi e Gilberta von Ritter de Zahony negli anni Venti del Novecento, rappresenta un esempio unico di collezionismo bibliografico mirato alla conservazione di prime edizioni a stampa, caratterizzate da legature originali e selezionate per la loro rarità e il loro pregio artistico. Il progetto dei fondatori si è concretizzato in una collezione che trascende il mero valore commerciale, aspirando a preservare la storia del libro come testimonianza tangibile di un’epoca e veicolo di conoscenza.Una prima selezione di questi volumi straordinari sarà presentata al pubblico il 10, 13 e 17 giugno presso il Kunsthistorisches Institut, offrendo un’anteprima di un tesoro culturale che aprirà nuove prospettive di ricerca e studio. Il percorso espositivo includerà opere di figure cardine del panorama intellettuale europeo: dagli scritti di Marsilio Ficino, con la loro risonanza neoplatonica, alla celebre *Commedia* di Dante Alighieri, illuminata dal commento di Cristoforo Landino del 1481, per giungere al *Liber chronicarum* di Hartmann Schedel, un’imponente summa di storia universale del 1493. Non mancheranno opere di Girolamo Savonarola, testimonianza di un fervore religioso che ha segnato la storia di Firenze, e le incisioni di Giovanni Battista Piranesi, che hanno rivoluzionato la rappresentazione dell’architettura. A completare il quadro, opere di Jean Cocteau e Marcel Proust, e le litografie di Pablo Picasso dedicate all’opera di Buffon, testimonianze del dialogo tra arte e scienza, letteratura e immagine.Patrick Cramer ha espresso profondo apprezzamento per la donazione, sottolineando l’impegno del Kunsthistorisches Institut nel rendere accessibile il patrimonio bibliografico attraverso approcci innovativi, anche nell’ambito delle Digital Humanities. La Biblioteca Serlupiana, ha affermato, stimolerà nuove linee di ricerca e arricchirà il dibattito scientifico internazionale.La sindaca Funaro ha definito il gesto come “un atto di generosità che esprime un’idea alta e condivisa di comunità”, preannunciando una mostra dedicata alla Biblioteca Serlupiana tra il 2026 e il 2027, ulteriore riconoscimento del suo valore culturale e storico. La donazione si configura, dunque, come un investimento nel futuro, un ponte tra passato e presente, che consolida il ruolo di Firenze come centro di eccellenza nel campo della cultura e della ricerca.
Serlupiana dona 14.000 volumi: un tesoro per la ricerca a Firenze
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