Un omaggio vibrante e suggestivo si materializza lungo la via Pisorno, a Tirrenia, per celebrare un capitolo dimenticato, ma fondamentale, della storia del cinema italiano. Un’installazione artistica, composta da venti pannelli fotografici, svelerà il passato glorioso di questa frazione pisana, spesso associata unicamente al turismo balneare, ma che in realtà fu pioniera nell’industria cinematografica nazionale. Lungi dall’essere una semplice commemorazione, l’opera mira a risvegliare la memoria collettiva e a riconnettere il territorio con le sue radici artistiche e culturali.Tirrenia, infatti, non fu un mero set occasionale, ma un vero e proprio polo cinematografico attivo dal 1934, anticipando di anni la nascita di Cinecittà e ridefinendo il panorama produttivo del tempo. Questa scelta strategica, in un’Italia ancora in via di industrializzazione, rifletteva l’ambizione di creare un’industria culturale nazionale, capace di competere a livello internazionale. La posizione geografica, facilmente accessibile e con un paesaggio vario, era un ulteriore elemento favorevole allo sviluppo degli studi Cosmopolitan, che divennero rapidamente un punto di riferimento per registi e attori di spicco.L’installazione, inaugurata dall’amministrazione comunale, offrirà al pubblico un viaggio visivo attraverso alcune delle opere più significative realizzate a Tirrenia. I fotogrammi selezionati, testimonianze tangibili di un’epoca d’oro, ritraggono icone del cinema italiano che hanno calcato i set locali: Enrico Caruso affiancato da una giovanissima Gina Lollobrigida, Sophia Loren radiosa in *Pellegrini d’amore*, il genio comico di Totò in *Il coraggio*, Claudia Cardinale protagonista di *Tre straniere a Roma*, una seducente Sophia Loren in *Madame Sans-Gene*, la verve di Vittorio Gassman e Sandra Milo in *Frenesia dell’estate*, l’inquietudine di Ugo Tognazzi in *Donna scimmia*, e Edwige Fenech, ultimo scatto di un’era, in *Testa o croce*.L’iniziativa non si limita a una mera elencazione di titoli e nomi. Essa rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo del cinema come motore di sviluppo economico e culturale, e per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico del territorio. Tirrenia, attraverso questa installazione, si riafferma come luogo di storia, di memoria e di ispirazione, pronto a guardare al futuro senza dimenticare le sue radici. L’opera è un invito a riscoprire un passato che ha contribuito a definire l’identità del cinema italiano e ad apprezzare il legame indissolubile tra l’arte, il territorio e la comunità.
Tirrenia: Riscoperta di un’era cinematografica dimenticata
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