“Henri de Toulouse-Lautrec.
Un viaggio nell’anima di Parigi” si apre al Museo degli Innocenti, un tuffo profondo nell’atmosfera vibrante e malinconica della Belle Époque.
La mostra, in programma fino al 22 febbraio, offre una prospettiva inedita sull’opera di un artista che ha saputo catturare l’essenza di un’epoca.
Oltre cento opere, dai bozzetti preparatori alle litografie a colori, dai celebri manifesti pubblicitari ai ritratti intimi, compongono un affresco vivido e suggestivo.
“Jane Avril”, “Troupe de Mademoiselle Eglantine”, “Aristide Bruant”: icone di un’epoca che riemergono con una forza inaspettata, immerse in una scenografia d’epoca curata nei minimi dettagli.
Arredi originali, documenti d’archivio, e opere di artisti contemporanei a Toulouse-Lautrec, come Alphonse Mucha, creano un ambiente immersivo che trasporta il visitatore nel cuore pulsante del quartiere Montmartre.
La mostra non si limita a esporre opere d’arte.
Attraverso una narrazione accurata, rivela come il manifesto, inizialmente strumento di comunicazione, si sia elevato a forma d’arte autonoma, contribuendo a democratizzare l’accesso all’esperienza estetica.
L’evoluzione dalla gravura in bianco e nero all’esplosione cromatica della litografia viene magistralmente illustrata, mostrando l’abilità di Toulouse-Lautrec nel cogliere la vitalità e il colore della Parigi mondana.
Un focus particolare è dedicato alla “giapponofilia”, un fenomeno culturale che influenzò profondamente gli artisti parigini di fine secolo.
L’ammirazione per le xilografie giapponesi, con le loro linee pure e i colori audaci, si riflette nell’opera di Toulouse-Lautrec, contribuendo a plasmare una nuova estetica.
L’esperienza immersiva continua con una ricostruzione di un tipico caffè-concerto parigino, un luogo di ritrovo per artisti, musicisti e intellettuali.
Qui, tra tavolini e un piccolo palcoscenico, si materializzano i protagonisti delle notti parigine, immortalati nei ritratti acuti e penetranti di Toulouse-Lautrec.
La mostra traccia anche un percorso biografico, dalla nascita in una famiglia aristocratica alla precoce vocazione artistica, rivelando la profonda sensibilità e la visione unica dell’artista.
La sua capacità di rifiutare l’idealizzazione, di rappresentare la realtà umana con le sue imperfezioni, lo ha reso un precursore, un artista capace di interpretare il suo tempo con straordinaria autenticità e intensità.
La mostra è un tributo alla sua genialità e un invito a riscoprire la magia di un’epoca indimenticabile.