Dal 10 al 19 agosto, il Castello di Sorci, incastonato nel cuore della Valtiberina aretina, si accende di un’atmosfera unica con la trentennale edizione di “Tovaglia a Quadri”.
Più che una cena, è un rituale culturale, un viaggio emotivo articolato in quattro portate che narrano storie, svelano segreti e interrogano la memoria.
Quest’anno, lo spettacolo “Spassato” si immerge nelle zone d’ombra del ricordo, esplorando le sue evanescenze, le distorsioni, l’inevitabile erosione del tempo.
La celebrazione dei tre decenni di “Tovaglia a Quadri” non si limita alla rappresentazione teatrale.
Un’ampia programmazione collaterale accompagna l’evento principale: una pubblicazione monografica che ripercorre la storia della manifestazione, una mostra fotografica – “30 anni sopra una Tovaglia” – esposta nel Tempietto del Castello, e un archivio digitale che rende accessibili i copioni delle prime ventinove edizioni, un patrimonio inestimabile per studiosi, appassionati e per le future generazioni di narratori.
Scritto da Paolo Pennacchini e diretto da Andrea Merendelli, “Spassato” si avvale del contributo diretto degli abitanti della Valtiberina, trasformando attori non professionisti in portavoce di una comunità.
La formula, semplice ma geniale, ha garantito per anni il tutto esaurito, elevando “Tovaglia a Quadri” a fenomeno culturale di risonanza nazionale.
L’evento si distingue per la sua peculiare forma di scrittura drammaturgica, profondamente radicata nella memoria civile della collettività.
Le storie raccontate, pur originate da esperienze locali, possiedono un’universalità che le rende immediatamente riconoscibili a un pubblico più ampio.
Gli autori sottolineano come, attraverso questi tre decenni, la comunità abbia saputo guardarsi dentro, ricostruendo un affresco umano in continuo mutamento.
L’identità di questa comunità, sebbene trasformata da nuove generazioni, strumenti e abitudini, conserva una “filigrana” profonda, un retaggio immateriale che la rende riconoscibile a chiunque l’abbia incrociata, anche solo brevemente.
Questa trentesima edizione ambisce a far emergere, a valorizzare e a divulgare questo immenso patrimonio immateriale, rendendo la comunità consapevole del suo valore intrinseco e del suo potenziale per il futuro, sia in termini di sviluppo culturale che di proiezione identitaria.
“Tovaglia a Quadri” non è solo un evento, ma un vero e proprio laboratorio di memoria, un invito a riflettere sul passato per comprendere meglio il presente e immaginare un futuro condiviso.