martedì 9 Settembre 2025
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Villa Orsucci: Storia, Napoleone e Lusso nelle Colline Lucchesi

Immersa nel cuore delle colline lucchesi, Villa Orsucci si erge come un’affascinante testimonianza della storia nobiliare e artistica italiana, ora offerta sul mercato da Lionard Luxury Real Estate.

La sua vicenda, lunga e complessa, si intreccia con figure chiave del XIX secolo, culminando con il passaggio effimero ma significativo nelle mani di Carolina Bonaparte, sorella dell’imperatore Napoleone e regina di Napoli.

Le origini dell’edificio affondano le radici nel XVI secolo, epoca in cui si presentava probabilmente come una struttura rurale più modesta.

La vera trasformazione in residenza signorile si concretizza all’inizio del Settecento, grazie all’intervento di Coriolano Orsucci, un intraprendente mercante di seta che ambiva a imprimere alla sua dimora un’impronta di sfarzo e raffinatezza.
La volontà di Orsucci si tradusse nell’affidare il progetto a Filippo Juvarra, uno dei massimi esponenti del Barocco italiano, figura di spicco nella definizione del linguaggio architettonico del suo tempo.

Juvarra, noto per la sua capacità di integrare elementi classici e barocchi, avrebbe dovuto ridisegnare completamente la villa, ma la sua visione rimase parzialmente incompiuta a causa della prematura scomparsa del committente.

Ne sopravvivono, tuttavia, un portale di notevole eleganza e disegni per un giardino monumentale, mai realizzato, che ne attestano l’ambizione originaria.
L’interno della villa conserva preziose tracce dell’epoca di Juvarra, in particolare magnifici stucchi e due imponenti tele attribuite al pittore Pier Dandini, che adornano il salone centrale, fulcro della vita sociale della residenza.
La composizione cromatica e la maestria tecnica di Dandini contribuiscono a creare un’atmosfera di solennità e lusso.
Nel 1836, Villa Orsucci entrò a far parte del patrimonio della famiglia Murat, quando passò nelle proprietà di Carolina Bonaparte, figura controversa e affascinante, moglie del generale Gioacchino Murat, re di Napoli in un periodo storico turbolento.
La sua presenza, seppur breve, lasciò un’impronta sulla storia della villa, contribuendo ad accrescere il suo valore simbolico e la sua leggenda.

La proprietà si estende su un terreno di tre ettari, un mosaico di paesaggi che includono un parco secolare, un uliveto rigoglioso e ampi prati, un ambiente ideale per la contemplazione e il relax.
La villa, sviluppata su tre piani e per un’estensione di 2500 metri quadrati, presenta facciate eleganti, arricchite da lesene bugnate e fregi marmorei.
Una scenografica scalinata esterna a doppia rampa conduce al piano nobile, dove si trovano ambienti di rappresentanza conservati nella loro originaria magnificenza, con arredi del XVIII secolo.

Il grande salone centrale, con i suoi 125 metri quadrati e un’altezza di 8 metri, domina l’insieme, testimoniando la grandiosità dell’epoca.

La proprietà è completata da una dépendance di circa 300 mq, con cinque camere da letto, ciascuna dotata di bagno privato, una limonaia settecentesca di oltre 200 mq, tuttora custode di una collezione di oltre cento piante di limone, e una chiesa risalente al Settecento, accuratamente restaurata.

Due piscine, integrate nel parco, offrono un angolo di svago e relax.

Villa Orsucci rappresenta un’opportunità unica per acquisire un pezzo di storia e arte italiana, un luogo capace di evocare un’epoca di splendore e raffinatezza.

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