La mostra del World Press Photo, evento cardine del fotogiornalismo mondiale, approda a Lucca, presso Villa Bottini, dal 22 novembre al 14 dicembre, in concomitanza con Photolux, portando con sé un potente catalogo visivo dell’anno trascorso.
L’immagine vincitrice, scattata dalla fotoreporter palestinese Samar Abu Elouf per il *New York Times*, si erge a simbolo di un’emergenza umanitaria e di una realtà spesso relegata ai margini dell’attenzione globale.
La fotografia, che ritrae Mahmoud Ajjour, un bambino di nove anni segnato da una ferita devastante a Gaza City nel marzo 2024, va oltre la cronaca di un singolo evento.
È una testimonianza straziante delle conseguenze brutali del conflitto, della fragilità dell’infanzia e della perdita irreparabile subita da una comunità intera.
Mahmoud, coinvolto in un’esplosione mentre cercava rifugio con la sua famiglia, ha perso le braccia, ma la sua immagine trascende la sua sofferenza personale, divenendo un’icona universale della vulnerabilità e della resilienza umana.
Tuttavia, la mostra non si limita all’immagine vincitrice.
Rappresenta un viaggio attraverso il mondo, un’indagine visiva che ha visto la partecipazione di oltre 3700 fotografi provenienti da 141 paesi, che hanno inviato un corpus di oltre 59.000 immagini.
La giuria, quest’anno, ha premiato opere che superano la mera documentazione, offrendo una lettura complessa e sfaccettata delle sfide che affliggono il nostro tempo.
Non si tratta solo di cronaca di guerre e rivolte, ma di un’attenta analisi delle dinamiche politiche, delle disuguaglianze sociali, della crisi climatica inesorabile e delle migrazioni forzate, spesso intraprese in condizioni disumane.
Il World Press Photo non è semplice intrattenimento visivo; è uno strumento di consapevolezza, un invito all’azione, un appello alla responsabilità.
Ogni immagine è una finestra su una realtà diversa, un’opportunità per comprendere, per empatizzare, per non rimanere indifferenti.
La mostra ci costringe a confrontarci con le difficoltà del mondo, a interrogarci sul nostro ruolo di testimoni e di protagonisti.
In anteprima alla mostra principale, il 15 e il 16 novembre, presso il complesso di San Micheletto, si terrà il workshop “Cabinet Fantastique” condotto da Paolo Verzone e Azzurra Immediato, un’occasione per esplorare nuove prospettive e tecniche narrative nel campo del fotogiornalismo, suggerendo un approccio creativo e personale nell’interpretazione della realtà.
L’appuntamento si configura come un preludio all’immersione nel mondo potente e commovente del World Press Photo, un’esperienza che invita alla riflessione profonda e all’impegno civile.







