L’Agenzia del Demanio, in un’iniziativa volta a promuovere la riqualificazione del patrimonio culturale e sociale italiano, offre in concessione agevolata un bene di particolare rilevanza storica e artistica: la Chiesa Santa Maria in Campo Arsiccio, situata a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo.
Questa opportunità, riservata agli enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale, rappresenta un’occasione unica per imprimere una nuova vita a un edificio carico di storia, integrando la sua valorizzazione nel tessuto comunitario.
Le candidature sono ammissibili fino all’11 dicembre 2025, alle ore 12:00.
L’offerta di Santa Maria in Campo Arsiccio si inserisce in un più ampio piano strategico, una prima tranche di bandi di concessione destinati a stimolare l’investimento privato e l’impegno di operatori sociali, turistici e culturali.
Questo approccio diversificato mira a creare sinergie e a favorire una gestione sostenibile e innovativa del patrimonio immobiliare pubblico.
I dettagli relativi ai bandi sono consultabili sul sito web dell’Agenzia del Demanio, nelle sezioni dedicate a Gare e Aste e a In Evidenza, offrendo una trasparenza completa alle potenziali candidature.
La Chiesa di Santa Maria in Campo Arsiccio, incastonata nel paesaggio collinare toscano, lungo la Strada Comunale di Campogialli, testimonia la profonda connessione tra architettura, agricoltura e spiritualità che caratterizza la regione.
La frazione omonima, immersa in un contesto rurale di pregevole bellezza, offre un ambiente sereno e stimolante, lontano dal caos cittadino, ma al contempo agevolmente collegata ai servizi comunali.
Edificata nel XIV secolo, la chiesa ha visto mutare nel tempo la sua destinazione d’uso: inizialmente fungeva da accogliente rifugio per i pellegrini e i viaggiatori, per poi assumere la funzione di luogo di culto e di meta di pellegrinaggio.
La struttura, a navata unica, si distingue per la copertura in capriate in legno e per un elegante portico rinascimentale che ne impreziosisce il fianco sinistro.
L’interno custodisce un inestimabile patrimonio di affreschi medievali, testimonianze artistiche di eccezionale valore, tra cui spicca una rappresentazione del Giudizio Universale e scene evocative della Passione di Cristo, considerate opere attribuibili al Maestro di Barberino, figura di spicco dell’arte toscana del Trecento.
La loro conservazione e fruizione rappresentano una sfida e un’opportunità per il futuro gestore.
L’intervento di riqualificazione previsto mira a trasformare la chiesa in un polo di aggregazione sociale e culturale, dedicato all’organizzazione e alla gestione di attività di interesse generale: iniziative culturali, artistiche e ricreative, attività editoriali volte alla promozione della cultura e del volontariato, e progetti di sensibilizzazione verso i temi dello sviluppo sostenibile e dell’inclusione sociale.
Allo stesso tempo, si auspica l’integrazione della chiesa in un più ampio contesto di offerta turistica, con la creazione di percorsi esperienziali che valorizzino il territorio e le sue tradizioni, promuovendo un turismo responsabile e attento alla salvaguardia del patrimonio locale.
L’obiettivo ultimo è restituire alla comunità un bene prezioso, rendendolo accessibile e fruibile per le generazioni future.