Un investimento strategico di 500 milioni di euro, finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), sigla un capitolo cruciale nella transizione energetica italiana e nel ridisegno industriale del Mezzogiorno.
L’accordo, formalizzato presso la sede di San Donato Milanese in una cerimonia che vede protagonisti la vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, consolida l’impegno di Eni nella decarbonizzazione del settore energetico e nella valorizzazione di asset esistenti.
Il progetto, che si concretizzerà nella riconversione della raffineria di Livorno, non si limita a una semplice trasformazione tecnologica, ma rappresenta un approccio olistico volto a creare un polo di eccellenza nella produzione di biocarburanti avanzati.
L’impianto, destinato a diventare una bioraffineria all’avanguardia, integrerà processi innovativi per la produzione di biocarburanti idrogenati di seconda e terza generazione, ottenuti da materie prime non alimentari e da scarti agricoli e forestali.
La realizzazione di un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche è un elemento chiave del progetto.
Questo impianto permetterà di preparare e ottimizzare le biomasse, rendendole idonee per le successive fasi di trasformazione in biocarburanti.
Parallelamente, l’installazione di un impianto Ecofining, con una capacità produttiva di 500.
000 tonnellate all’anno, permetterà la produzione di biocarburanti avanzati, caratterizzati da un elevato contenuto energetico e da una significativa riduzione delle emissioni di gas serra rispetto ai carburanti fossili tradizionali.
Questa tecnologia, sviluppata da Eni, è in grado di utilizzare diverse tipologie di feedstock, aumentando la flessibilità e la sostenibilità dell’impianto.
La scelta di Livorno, un sito industriale con una lunga storia nel settore energetico, sottolinea l’importanza di riqualificare e valorizzare le infrastrutture esistenti, evitando l’onere di nuove costruzioni e minimizzando l’impatto ambientale.
Il progetto si inserisce in un piano più ampio di Eni, che prevede la realizzazione di tre bioraffinerie in Italia, a testimonianza della volontà strategica di posizionare il Paese come leader nella produzione di biocarburanti avanzati e nello sviluppo di tecnologie innovative per la decarbonizzazione del settore dei trasporti.
La realizzazione a Livorno si aggiunge agli impianti di Venezia e Gela, consolidando la presenza di Eni nel panorama delle bioraffinerie italiane e contribuendo alla creazione di nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico nel territorio.
L’investimento non è solo un impulso alla produzione di carburanti sostenibili, ma anche un segnale di impegno verso un futuro industriale più rispettoso dell’ambiente e inclusivo dal punto di vista sociale.