lunedì 18 Agosto 2025
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Mps-Mediobanca: Scambio Pubblico, Adesioni in Aumento, Obiettivi in Bilico

L’operazione di scambio pubblico offerto da Banca Mps su Mediobanca, avviata ufficialmente il 14 luglio dopo un’introduzione iniziale il 24 gennaio, continua a generare interesse e a raccogliere adesioni.
A metà agosto, il tasso di adesione ha superato il 13,47%, tradotto in una domanda di sottoscrizione che si attesta intorno ai 112,28 milioni di azioni.

La finestra per la sottoscrizione, gestita sotto l’egida di Borsa Italiana, si chiude l’8 settembre, con un avvertimento specifico rivolto agli investitori: le azioni acquistate sul mercato nei giorni immediatamente precedenti la scadenza non potranno essere incluse nella domanda di adesione.
L’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, ha espresso pubblicamente una fiducia robusta nel raggiungere un tasso di adesione superiore al 66%, un traguardo cruciale per la strategia complessiva di Mps.
Questo obiettivo riflette la volontà di consolidare la presenza e l’influenza di Mps nel panorama finanziario italiano, anche in una sede prestigiosa come Piazzetta Cuccia, cuore pulsante di Mediobanca.
Tuttavia, la valutazione del successo dell’operazione non si limita al raggiungimento della soglia del 66%.
È sufficiente, a fini procedurali e per delineare un quadro di controllo effettivo, il superamento del 35% delle adesioni.
Questa percentuale, tecnicamente più accessibile, segnerebbe un passo significativo nel percorso di Mps.
È importante sottolineare che le adesioni finora registrate non incorporano ancora una porzione considerevole del capitale: il 10% circa detenuto dal gruppo Caltagirone e il 20% di Delfin.

L’integrazione di queste quote, che riflettono interessi strategici rilevanti nel contesto dell’operazione, potrebbe significativamente alterare il quadro complessivo e determinare l’esito finale.
Il ruolo di questi soggetti, con le loro specifiche dinamiche di governance e di obiettivi strategici, rappresenta un fattore di incertezza ma anche una potenziale chiave per la definizione del futuro assetto di Mediobanca e, conseguentemente, di Banca Mps.

La complessità dell’operazione è quindi amplificata dalla presenza di questi soggetti chiave, le cui decisioni potrebbero influenzare il risultato finale e rimodellare i rapporti di forza nel settore bancario italiano.

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