Piaggio chiude il primo trimestre del 2025 con una serie di indicatori economici che riflettono i turbolenze dei mercati internazionali e le sfide macroeconomiche e geopolitiche in atto. I ricavi dell’azienda sono scesi da 428 a 370,7 milioni, mentre l’utile netto è in ribasso da 18,7 a 8,7 milioni. Il margine lordo industriale, seppure calato da 130,1 a 113,2 milioni, ha mantenuto un livello stabile del 30,5% rispetto al fatturato, segno di una produttività salda nonostante il contesto difficile.Le spese in investimenti di Piaggio sono state pari a 39,4 milioni, con un aumento dell’1,2% rispetto all’analogo periodo precedente. L’amministratore delegato Michele Colaninno sottolinea come l’azienda stia affrontando le sfide del momento con una gestione attenta e responsabile, che permette di mantenere la competitività nonostante i contesti favorevoli siano rari per le industrie europee.L’approccio adottato da Piaggio ha permesso di consolidare il margine lordo industriale nei primi tre mesi dell’anno, confermando la validità dei processi aziendali e la capacità di rispondere ai cambiamenti del mercato con una visione strategica. Il risultato raggiunto rappresenta un grande valore in termini di produttività, considerando il calo del fatturato che deriva principalmente dalla contrazione dei consumi in alcune aree geografiche.L’azienda continua a monitorare la situazione economica globale e a gestire le risorse con parsimonia per affrontare le sfide future. La capacità di mantenere un livello stabile del margine lordo industriale, nonostante i ricavi in calo, è un segno di forza che consente a Piaggio di navigare nel mare altalenante dei mercati internazionali con una certa sicurezza.
Piaggio chiude il 2025 con indicatori economici instabili per l’industria italiana
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