lunedì 28 Luglio 2025
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Sindaci chiedono revisione protocollo: potenziamento ferroviario Firenze-Roma

I sindaci di Orvieto, Roberta Tardani, e di Chiusi, Gianluca Sonnini, sollecitano un’urgente revisione del protocollo d’intesa interregionale tra Umbria e Toscana, recentemente approvato, con l’obiettivo di definire interventi mirati a un potenziamento sostanziale dei collegamenti ferroviari lungo la tratta Firenze-Roma, con particolare attenzione all’Orvietano e alla Valdichiana Senese.

L’istanza si configura come un’espressione di preoccupazione e di proposizione costruttiva, nata a seguito dell’approvazione del protocollo, che pur riconoscendo l’importanza delle infrastrutture e della mobilità, risulta insufficiente ad affrontare le criticità concrete riscontrate dai pendolari e le necessità strategiche del territorio.

La collaborazione istituzionale tra le due regioni, auspicata e in parte già avviata, deve tradursi in azioni concrete e vincolanti.

Il dibattito in corso sulla riprogettazione del sistema ferroviario italiano, con la definizione del nuovo “catalogo tracce”, rappresenta un’occasione irrinunciabile per delineare una strategia condivisa che integri le esigenze locali con le ambizioni di una rete ferroviaria più efficiente e capillare.

In questo contesto, l’impiego dei nuovi treni ad alta velocità, recentemente acquisiti dalle regioni, dovrebbe estendersi anche alle tratte sovraregionali, a beneficio diretto delle comunità dell’Orvietano e della Valdichiana.

Il protocollo attuale, sebbene positivo nella sua intenzione generale, non affronta in modo esplicito le problematiche emergenti dai treni pendolari, né anticipa soluzioni concrete per il futuro, inclusi i tempi di percorrenza e la frequenza dei collegamenti.

L’attenzione alla riqualificazione delle stazioni intermedie, pur essendo fondamentale, deve essere accompagnata da un incremento dell’offerta di treni Intercity, al fine di garantire un servizio di qualità e rispondere alla domanda di mobilità locale.
Un aspetto cruciale riguarda le recenti aperture da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ARTR), che contemplano la possibilità di deroghe parziali al decreto che vieterà la circolazione di treni a velocità inferiore ai 200 km/h sulla linea AV Roma-Firenze.

I sindaci Tardani e Sonnini ribadiscono l’importanza di una tutela attiva degli utenti, affinché le deroghe individuate non compromettano le fasce orarie e i servizi essenziali per i pendolari delle aree interessate.
In altre parole, le decisioni relative alle deroghe devono tenere conto delle esigenze specifiche dei territori e non limitarsi a considerazioni puramente tecniche o operative.

La richiesta dei sindaci non si limita a una critica del protocollo esistente, ma si configura come un invito a una maggiore responsabilità e a una visione strategica che consideri il trasporto ferroviario come un fattore di sviluppo economico e sociale per l’Umbria e la Toscana.
Si auspica, pertanto, una revisione del protocollo che traduca in impegni concreti e misurabili la volontà di migliorare la mobilità sostenibile e di garantire un servizio ferroviario di qualità per tutti i cittadini.

In sintesi, si chiede un trasporto ferroviario al servizio delle persone e del territorio, e non viceversa.

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