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venerdì 31 Ottobre 2025

Toscana, rapporto INPS: lavoro precario e futuro incerto

Toscana 2024: Un’analisi complessa tra dinamiche demografiche, precarietà lavorativa e sfide futureIl rapporto sociale 2024 dell’INPS Toscana delinea un quadro economico e demografico caratterizzato da una dialettica complessa.
Da un lato, si registra una diminuzione della popolazione residente, con un saldo demografico negativo di 8.324 unità, sintomo di trend migratori persistenti e, potenzialmente, di una minore natalità.
Dall’altro, un tasso di occupazione in crescita, che sale al 70,9% dal 69,3% del 2023, suggerisce una vitalità del mercato del lavoro, sebbene con ombre significative.
Il saldo migratorio positivo, pari a +14.178 persone, indica un afflusso di lavoratori dall’estero o da altre regioni italiane, un fattore cruciale per compensare la perdita di popolazione residente.
Il mercato del lavoro, nel complesso, mostra un saldo positivo tra assunzioni (508.276) e cessazioni (486.540), ma l’analisi più approfondita rivela una preoccupante polarizzazione: la crescita dell’occupazione si concentra prevalentemente su forme contrattuali precarie e a breve termine, a scapito di quelle stabili e a tempo indeterminato.

Questa tendenza accentua le disuguaglianze e mina la sicurezza economica dei lavoratori.
L’aumento delle prestazioni di disoccupazione, passato da 200.977 a 206.295, e il ricorso alla cassa integrazione, con un incremento significativo delle ore erogate (da 7.736.727 a 10.904.283), segnalano una crescente fragilità del tessuto produttivo e una maggiore incertezza per i lavoratori.
Le retribuzioni medie giornaliere, seppur superiori a quelle del 2023, rimangono al di sotto della media nazionale, con un divario di genere ancora marcato: gli uomini percepiscono mediamente 100,9 euro, mentre le donne 76,0 euro, entrambi i valori inferiori ai rispettivi valori nazionali.
Il dato relativo al numero di pensionati (996.889) riflette l’invecchiamento della popolazione e pone sfide significative per la sostenibilità del sistema pensionistico.

Il numero di liquidazioni di pensioni previdenziali (56.657) e l’accoglimento di domande di assegno di inclusione (20.577) e di sostegno per la formazione e il lavoro (2.646) indicano una crescente domanda di supporto da parte di fasce vulnerabili della popolazione.

Il presidente del comitato regionale dell’INPS Toscana, Marco Rossi, sottolinea come le difficoltà attuali siano amplificate dalle tendenze a livello nazionale, caratterizzate da un imminente esodo di lavoratori dal mercato del lavoro e da un aumento delle disuguaglianze generazionali, con i giovani sempre più esclusi da percorsi professionali stabili e con basse retribuzioni.

Maurizio Emanuele Pizzicaroli, direttore regionale INPS Toscana, evidenzia l’incertezza latente, aggravata dall’apertura internazionale della regione e dalla volatilità delle politiche commerciali globali.

Nonostante un incremento del 2,69% delle entrate contributive rispetto all’anno precedente, inferiore al dato nazionale (3,28%), e un aumento della riscossione coattiva (da 215 milioni a 231 milioni), il quadro generale suggerisce una situazione complessa e potenzialmente fragile.
L’attenzione alla riduzione delle irregolarità DURC (12,8% in Toscana, inferiore alla media nazionale del 16,2%) rappresenta un segnale positivo, ma non sufficiente a dissipare le preoccupazioni.

L’analisi complessiva del rapporto sociale 2024 dell’INPS Toscana richiede un’azione politica mirata a promuovere l’occupazione stabile, ridurre le disuguaglianze e sostenere la crescita economica sostenibile, guardando al futuro con consapevolezza e lungimiranza.

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